“Con gran tempismo, il 7 luglio, ci sarà la conferenza dei servizi a Palermo sulla richiesta di ampliamento della discarica. È arrivato il momento per la Regione, di sostenere il nostro no”. Lo afferma il sindaco di Lentini, Saverio Bosco, che annuncia l’incontro con l’amministrazione regionale per discutere della richiesta da parte della Sicula Trasporti dell’ampliamento della discarica,  al centro dell’inchiesta della Procura distrettuale antimafia Mazzetta sicula che ha portato all’arresto dei vertici della società della famiglia Leonardi. Nelle settimane scorse, prima dello scoppio dello scandalo giudiziario, lo stesso sindaco, a BlogSicilia, aveva ribadito la contrarietà del Comune all’allargamento della discarica, la più grande in Sicilia, e questa posizione avrebbe creato i malumori degli indagati, al punto che, in una intercettazione, Bosco era stato definito un “rompicoglioni”. La vicenda era anche finita in Commissione antimafia, davanti al presidente Claudio Fava, a cui il sindaco aveva detto di non ricevere da parte della società le royalties: “Sta di fatto che il nostro “no” alla conferenza dei servizi fino ad oggi ci è costato un torto in termini di royalties” aveva detto a BlogSicilia il sindaco, creando non pochi problemi alle casse del Municipio.

Adesso, spetterà alla Regione pronunciarsi sulla richiesta di ampliamento, peraltro sotto l’onda emotiva dell’operazione Mazzetta sicula. Ma c’è un altro progetto fortemente voluto dalla Sicula trasporti, quello del gassificatore, in contrada Coda di Volpe, a Lentiniche, in termini più semplici, è un inceneritore. Contro si sono schierati i 5 Stelle che hanno pure ricordato tutti i via libera della Regione all’ampliamento della discarica. “La discarica della famiglia Leonardi, la più grande della Sicilia orientale, è un bacino – dicono i deputati del M5S – in cui conferiscono buona parte dei comuni siciliani, circa 290. Proprio per questo il gruppo imprenditoriale ha già ottenuto dalla Regione  3 ampliamenti ed è in attesa di ottenere le autorizzazioni per la creazione di altre 3 nuove vasche per un totale di oltre 4 milioni di metri cubi, che consentirebbe all’azienda di poter continuare a lavorare per almeno altri 5 anni.

Nell’operazione Mazzetta sicula  sono stati arrestati Antonino Leonardi, di 57 anni, amministratore di fatto della ‘Sicula Trasporti S.r.l.’ e della ‘Gesac S.r.l.’ ed amministratore di diritto della ‘Sicula Compost Srl, per associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, corruzione e frode nelle forniture, e Filadelfo Amarindo, di 68, dipendente della ‘Sicula Trasporti S.r.l.’per concorso esterno all’associazione mafiosa, Salvatore Leonardi, 57 anni, fratello di Antonino, in qualita’ di socio della ‘Sicula Trasporti S.r.l.’ e della ‘Gesac S.r.l ‘, Vincenzo Liuzzo, di 57 anni, dirigente di unita’ operativa semplice della sede di Siracusa dell’Arpa Sicilia, che era addetto ai controlli e monitoraggi ambientali, e Salvatore Pecora, di 63 anni, istruttore tecnico impiegato presso il Libero Consorzio Comunale di Siracusa, che era addetto al controllo sulla gestione dei rifiuti.

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