Il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona, invoca “la continuità produttiva degli stabilimenti” e l’avvio della “transizione green” nel Petrolchimico di Siracusa dopo la firma del Dpcm della Presidenza del Consiglio che ha riconosciuto lo stabilimento Isab Lukoil sito industriale di interesse strategico nazionale.

Il salva Ias

Il provvedimento del Governo è di fatto uno scudo al depuratore Ias di Priolo, in cui vengono trattati i reflui civili di Priolo e Melilli ed i fanghi della zona industriale, sotto sequestro per via di una inchiesta giudiziaria della Procura di Siracusa per disastro ambientale. L’amministratore giudiziario del depuratore, nelle settimane scorse, ha intimato le aziende del Petrolchimico di interrompere i conferimenti nell’impianto, il che significherebbe la fine della produzione industriale, con ricadute pesanti sia sotto l’aspetto economico sia occupazionale, visto che la zona industriale assorbe circa 8 mila persone.

Il presidente di Confindustria

Il presidente di Confindustria Siracusa ritiene che il Dpcm potrà consentire la continuità dell’attività delle imprese. “Il citato DPCM, nel dichiarare – dice Bivona – di interesse strategico nazionale gli stabilimenti di proprietà della società ISAB, nonché le infrastrutture necessarie ad assicurare la continuità produttiva degli stabilimenti, di fatto riconosce l’importanza strategica dell’intero polo industriale siracusano per la salvaguardia della continuità produttiva e dei livelli occupazionali”.

Petrolchimico fuori da Transizione ecologica

L’altro punto chiave per la salvaguardia del Petrolchimico di Siracusa, che fornisce al paese una quota importante di carburante, intorno al 22 per cento, è l’abbattimento delle emissioni di CO2. Solo che nel piano di Transizione ecologica sono state escluse le aziende legate all’energia fossile mentre sono previsti aiuti per chi produce energia verde. Da tempo, Confindustria spinge per far rientrare le imprese del Petrolchimico nei piani di decarbonizzazione ed il Dpcm rappresenterebbe un’occasione per un cambio di strategia.

“Ora una fase nuova” dice Bivona

“Si apre oggi una nuova fase – spiega il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona – la fase della “transizione green”, che si deve realizzare con le imprese e non contro le imprese. E’ necessaria una forte coesione e un leale confronto tra tutti gli attori sociali coinvolti, affinché non si ripetano gli errori del passato. Basta con le fake news e le posizioni ideologiche strumentali che negli anni  hanno penalizzato lo sviluppo e la crescita della nostra economia, non consentendo di realizzare investimenti in campo energetico di cui oggi il Paese ha assoluto bisogno”.