accompagnato in carcere

Traffico di droga tra Siracusa e Napoli, condanna per esponente clan Bronx

Dovrà scontare una condanna a 9 anni e 4 mesi di reclusione Simone Di Stefano, 28 anni, siracusano, coinvolto in un traffico di droga tra Siracusa e Napoli a partire dal 2016. I carabinieri di Siracusa lo hanno arrestato, su ordine emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania, e condotto nel carcere di Siracusa dove sconterà la sua pena.

Clan Bronx

Il 28enne è rimasto coinvolto nel febbraio del 2018 nell’operazione denominata Bronx su un gruppo che gestiva un ingente traffico di sostanze stupefacenti in un’area di Siracusa, in prossimità del pallone tensostatico di via Madre Teresa di Calcutta, a Bosco Minniti. In merito a questo procedimento, Di Stefano ha rimediato una condanna in secondo grado pari a 7 anni e 4 mesi.

La banda

La  banda, da quanto emerso nell’inchiesta della Dda di Catania, avrebbe avuto il controllo del loro territorio,  grazie all’uso di alcune vedette che segnalavano l’arrivo delle forze dell’ordine. Non c’erano solo dei guardiani posti in cima alle palazzine che comunicavano con fischi o segni convenzionali, evitando di non fare troppo rumore.

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Le consegne

Alcuni degli imputati, come svelato dalle forze dell’ordine, avrebbero avuto l’incarico di girare con gli scooter lungo il perimetro del Bronx per intercettare le auto delle forze dell’ordine o mezzi sospetti. Era difficile entrare nel loro quartiere senza essere notati, per cui i carabinieri hanno usato la tecnologia per provare a scardinare questo efficiente sistema difensivo. Sono state montate delle telecamere in punti strategici anche a notevole distanza dalle zone di spaccio ed i filmati hanno consentito di comprendere in che modo la banda si era strutturata.

Il boss pentito

A capo del gruppo c’era Francesco “Cesco” Capodieci, sfuggito insieme ad altri, alla retata del febbraio del 2018 dei carabinieri ma scovato nelle settimane successive in un casolare alle porte di Canicattini Bagni, Comune della zona montana di Siracusa. Circa un mese fa, il boss ha deciso di diventare un collaboratore di giustizia ed ora vive in una località protetta.

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