E’ stato scarcerato Antonio Scibilia, il 44enne avolese tratto in arresto dalla polizia perché trovato in possesso di oltre mezzo chilo di droga. Al termine dell’udienza di convalida della misura cautelare, tenutasi al palazzo di giustizia di Siracusa, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale, Andrea Migneco, ha disposto i domiciliari per l’indagato, difeso dall’avvocato Natale Vaccarisi.

Droga ed armi in casa

Nella sua disponibilità avrebbe avuto 535 gr di hashish, 75 gr di marjuana oltre a denaro contante, bilancino di precisione per la pesatura, materiale atto per il confezionamento dello stupefacente stesso, nonché un pugnale, una pistola giocattolo modificata e bossoli di vario genere.

La confessione

Nel corso della sua deposizione, il 44enne avrebbe ammesso che le sostanze stupefacenti gli sarebbero servite per lo spaccio. Secondo la sua tesi, non farebbe parte di una rete dedita al traffico di droga, avrebbe, invece, allestito un giro, in modo autonomo, perché dopo aver avuto un incidente stradale gli sarebbe stato impossibile trovarsi un lavoro e senza denaro non potrebbe permettersi le cure e le visite mediche. Quei soldi, stando alla ricostruzione del 44enne, sarebbero serviti per finanziare la sua riabilitazione.

La Procura chiedeva il carcere

Il giudice ha accolto le argomentazioni difensive sostenute dall’avvocato Natale Vaccarisi, mentre il pm della Procura di Siracusa, si era pronunciato per la permanenza in carcere dell’indagato, che è così potuto rientrare nella sua abitazione.

Assolto per resistenza a dirigente comunale

Nei giorni scorsi, lo stesso 44enne è stato assolto dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, in particolare nei confronti della dirigente dei Servizi sociali del Comune di Avola. Si tratta di una vicenda giudiziaria piuttosto vecchia, risalente al giugno del 2014.

L’uomo, stando a quanto emerso dalle indagini, avrebbe rivendicato delle pendenze, in quanto aveva preso parte ai dei progetti, finalizzati a persone con difficoltà economiche, senza, però, essere retribuito.

Contestualmente, avrebbe chiesto di essere inserito in un nuovo progetto al fine di mettere da parte dei soldi che gli sarebbero serviti per poter vivere, essendo senza fissa occupazione. Solo che la situazione, nel volgere di qualche minuto, sarebbe diventata incandescente all’interno degli uffici del Municipio: l’uomo si sarebbe rivolto con toni minacciosi verso il personale, in particolare le sue invettive sarebbero state riversate sulla dirigente dei Servizi sociali del Comune di Avola.