E’ il giorno della festa di Santa Lucia e Siracusa oggi si ferma tutta la giornata per celebrare la sua patrona. Il cuore dei festeggiamenti è la processione del simulacro che uscirà dalla Cattedrale, in piazza Duomo in Ortigia, per essere portato a spalla dai berretti verdi, fino alla Basilica di Santa Lucia, dove vi resterà per sette giorno. In occasione dell’Ottava, il fercolo ritornerà a casa.

La nascita e la morte

Non si conosce, con esattezza, la data di nascita di Lucia, che oscilla tra il 280 ed il 290 dopo Cristo, uccisa, con la decapitazione il 13 dicembre del 304 quando a guidare l’impero romano c’era Diocleziano. Le sue spoglie sono custodite nel Santuario di Santa Lucia a Venezia e ritorneranno, temporaneamente, a Siracusa nel 2024.

La storia

Secondo le fonti storiche, Lucia, nata in una famiglia ricca ma orfana del padre, fu promessa ad un aristocratico e le nozze si sarebbero celebrate se non fosse stato per la malattia della madre di Lucia, Eutichia, e della sua miracolosa guarigione.

La rinuncia alle nozze per la fede e la decapitazione

Infatti, la martire, appena 13enne, si recò in pellegrinaggio al sepolcro di Sant’Agata dove ebbe una rivelazione, cioè che la madre sarebbe guarita e lei sarebbe diventata la patrona di Siracusa. A quel punto, Lucia decise di dedicarsi alla fede, rinunciando alle sue ricchezze ed alle nozze, scatenando la reazione dello sposo che si rivolse al prefetto che la punì per la sua fede cristiana. Lucia fu torturata e poi decapitata.

Uomini che odiano le donne

Una storia drammatica, soprattutto per la sorte toccata ad una ragazzina morta per una scelta di vita, cioè di rinunciare ad un uomo, alle nozze ed alla sua agiatezze per abbracciare la fede. Sono passati secoli da allora, le modalità sono diverse, così come le circostanze, ma le violenze nei confronti delle donne si ripetono senza sosta. E la sorte di Lucia appare molto contemporanea.