- Il dibattito sull’ecomostro: il parcheggio Talete
- Il Comune di Siracusa dice no alla demolizione
- Presentato un progetto di recupero
“All’amministrazione di Siracusa il parcheggio Talete non piace per niente: per questo lo vuole mitigare nell’impatto estetico e rigenerare visto che non è possibile nè ipotizzabile la sua demolizione”.
Lo afferma a BlogSicilia l’assessore alla Cultura di Siracusa, Fabio Granata, in merito al dibattito in città sul futuro del parcheggio Talete, un ecomostro in cemento armato, realizzato agli inizi degli anni 90, dopo il terremoto di Santa Lucia, in un ampio progetto di Protezione civile.
Una parte della società civile di Siracusa spinge per la demolizione della copertura del parcheggio, allo scopo di restituire la Marinella alla città. L’assessore alla Cultura ritiene, però, impraticabile questa strada ed ha, invece, sposato l’idea di riqualificare la struttura.
Demolizione impossibile
Ecco le ragioni del no alla demolizione. “Si tratta di una opera pubblica collaudata e sanata e ne conseguirebbe l’obbligo di un risarcimento – spiega Fabio Granata a BlogSicilia – dei costi dell’opera stessa ricapitalizzati al giorno d’oggi( oltre 20 di milioni di euro che porterebbero al default il Comune di Siracusa, oltre alla complessità dei problemi che ne deriverebbero, sia sulle spese vive di demolizione e sullo smaltimento delle tonnellate di cemento sia relativamente al rapporto tra l’opera demolita e il livello del Mare.
Progetto di recupero
L’assessore alla Cultura del Comune di Siracusa sostiene che l’amministrazione ha approvato un progetto, proposto da Emergence, Festival Internazionale di Arte Pubblic, per la riqualificazione e la mitigazione architettonica del Talete.
“Il progetto – dice Granata – è studiato per trasformare il parcheggio Talete – eco mostro che deturpa l’ambiente storico e architettonico della nostra bellissima isola di Ortigia – in una sorta di Opera di Land art, attraverso un fare contemporaneo basato sull’idea del “riciclo”, in questo caso di una opera pubblica che continuerà ad essere utilizzata secondo la propria funzionalità, quindi come parcheggio pubblico, facendola al contempo rinascere e rivivere come opera d’arte”.
Nuovo prospetto
“Il progetto green ed ecosostenibile, ha come obiettivo principale – spiega Granata a BlogSicilia – quello di integrare la facciata del parcheggio con il contesto smagliante dell’ambiente urbano in cui l’opera é inserita, mitigando l’ingerenza estetica dell’attuale impatto visivo del prospetto attraverso la capacità artistica di reinterpretarne la superficie, ricreando sul muro i colori tipici della pietra di Siracusa (in sostituzione dell’attuale orrida superficie di cemento armato) ed intervenendo con una scenografia naturale attraverso vegetazione rampicante autoctona”
“Si utilizzerà la vernice Artlite per la facciata, cioe’ un prodotto – prosegue Granata – per la prima volta utilizzato in Sicilia a forte impatto ecologico: 1 mq di superficie dipinta assorbe infatti la stessa quantità di anidride carbonica di 1 metro lineare di alberi di alto fusto. Questi elementi faranno da sfondo ad un segno ricreato da monoliti verticali in corten, capaci di modificare la visione prospettica della facciata esistente e la percezione complessiva del sito, dandogli dinamicità e movimento, con richiami espliciti all’esperienza razionalista italiana”.
Secondo quanto sostenuto dall’assessore alla Cultura, saranno coinvolti nel progetto la Facoltà di Architettura, l’Accademia di Belle Arti, la Soprintendenza, il Liceo Artistico e le altre realtà artistiche e di design della città.
Uso pubblico
“Con questo intervento inizieremo la rigenerazione complessiva di un sito sul quale interverremo con altri importanti progetti riguardanti la splendida passeggiata, con spazi dedicati allo sport e alla balneazione, la vegetazione e ovviamente la ristrutturazione interna del parcheggio partendo dalla canalizzazione delle acque piovane e da una nuova metodologia gestionale” conclude Granata.
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