La nuova Dc di Catania lancia un duro attacco al deputato regionale del Mpa, Popolari ed autonomisti, Peppe Carta, che, nei giorni scorsi, ha presentato una interrogazione parlamentare per evidenziare “i vergognosi cambi di casacca in prossimità delle prossime elezioni”.

“Carta protagonista di cambi di casacca” attacca la nuova Dc

“L’onorevole Carta, che in materia di cambi di casacca è un protagonista recidivo e se ne intende tanto, sparla senza conoscere ne fatti ne circostanze” sostengono gli esponenti della nuova Dc di Catania, alludendo al recente passato di Carta, ex di Forza Italia, che è transitato nel Pd, prima di candidarsi alle Regionali con i Popolari ed Autonomisti dell’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo.

La contesa dei candidati

Lo scontro nascerebbe dalla contesa dei candidati per le prossime elezioni amministrative, in particolare i fari si sono accesi sul movimento di Saverio Romano, Noi moderati, che, alle Regionali del settembre scorso, aveva sottoscritto un accordo con il Mpa di Lombardo mentre ora è protagonista di un’alleanza con la nuova Dc di Totò Cuffaro.

In realtà, nella sua interrogazione, Carta non ha mai citato apertamente la nuova Dc come protagonista di questa acquisizione di candidati ma nelle stanze della politica il messaggio è stato recepito, focalizzandosi su Catania, non a caso la replica della nuova Dc è stata affidata alla sezione di Catania.

La polemica sul sottogoverno

Carta, nel suo comunicato, rivolgendosi al presidente della Regione, lo ha invitato a vigilare “perché la conversione dei candidati non venga compensata con promesse di posti nel sottogoverno o negli staff di collaborazione degli assessori”.

Secondo la nuova Dc di Catania, Carta “blatera di ipotesi di sottogoverni che sono solo aria fritta e che non solo non riguardano la persona a cui lui allude, ma noi della DC siamo certi non riguardano le numerose candidature che da altri partiti si stanno liberamente candidando con il suo partito. I nomi, crediamo, sia inutile ricordarli perché li sanno tutti tranne chiaramente l’onorevole Carta. Ma se lui proprio, anche sforzandosi, non riesce a ricordare i nomi noi potremmo aiutarlo”.