“Parlo a titolo personale” dice subito Stefano Zito, parlamentare regionale del M5S, che tornerà a svolgere, a tempo pieno, la professione di architetto dopo le elezioni regionali del 25 settembre. “Ho concluso i due mandati all’Ars, per cui mi faccio da parte” taglia corto il deputato grillino.

Senta, ma ci sono margini in Sicilia per un’intesa col Pd?

Impossibile un’alleanza con il Pd soprattutto con l’Election day. In un comizio dovremmo elogiare Caterina Chinnici e la coalizione a sostegno mentre in un altro, legato alle Politiche, parleremmo del tradimento del Pd.

Perché tradimento?

Ci siamo fatti prendere in giro abbastanza dal Pd e dal Governo Draghi: loro avevano la metà dei ministri pur non essendo la forza più importante in Parlamento. Sono stato sempre critico verso questa alleanza, fin dal 2019 ho avvertito il Movimento di non subire la sindrome della crocerossina perché non avremmo mai potuto cambiare il Pd, non essendo questo, peraltro, una forza di sinistra.

Ma da solo il M5S pensa davvero di vincere?

Se pensiamo di voler vincere le elezioni sbaglieremmo: ci toccherà un turno di ricostruzione ed avere mantenuto il vincolo del secondo mandato è stato importante perché consente al Movimento di fare pulizie interne, altrimenti non ci sarà alcuna possibilità di rilanciarci.

In cosa il M5S ha sbagliato?

Dal 2019, dico, insieme ad altri esponenti del M5S, che avremmo dovuto buttare fuori qualcuno, tra cui chi ha gestito il movimento fino ad oggi. Si è gestita male la situazione politica, basti pensare che Renzi, con pochi deputati, aveva più peso di noi che eravamo la forza parlamentare più importante. In politica i numeri devono pesare molto di più.

Da dove dovrebbe ripartire il M5S?

Io ripartirei dalla sinistra e non dal Pd, che è una forza centrista. Però, noto una stranezza: a livello nazionale, la Sinistra sta andando nella stessa coalizione in cui c’è Calenda, che ha un’idea di sviluppo sostenibile diametralmente opposta ai verdi.

E come se lo spiega?

Si tratta di una mossa senza senso, anzi è una strategia votata ad isolare il M5S. Mi sembra palese questo disegno ma la sinistra ha deciso di andarsi a suicidare perché questa base elettorale non voterà una coalizione che deve dentro il Pd e Calenda. Il Pd non è più visto come il partito dei lavoratori o di chi lotta per i più deboli.

Ed in Sicilia? Come vede le mosse del M5S?

Secondo me, Cancelleri dovrebbe essere ascoltato un po’ di meno. Per andare dietro a lui, il M5S è rimasto appeso fino all’ultimo momento sulla scelta della candidatura legata alle Primarie in Sicilia. Fino a poco tempo prima della decisione di convergere su Barbara Floridia, siamo rimasti arroccati su Cancelleri. Se noi avessimo individuato prima la nostra candidata (Barbara Floridia) sono certo che avremmo vinto.

Aveva qualche nome?

Ho sempre detto che avrei preferito Fiammetta Borsellino, una esterna al Movimento, del resto Giuseppe Conte non era all’inizio organico al M5S. E non tanto per il nome quanto per le sue competenze, avendo svolto un ruolo nel Comune di Palermo, per non parlare del suo carisma, di certo superiore alla Chinnici. Insomma, avrebbe creato le basi per la vittoria. Floridia è una bravissima persona ma non conosce i meccanismi della Regione, in ogni caso, convergendo su Fiammetta Borsellino, con almeno 2 mesi di anticipo, lei stessa avrebbe avuto il tempo di fare il giro della Sicilia, stimolando l’elettorato. Avremmo vinto a mani basse, invece la scelta operata è stata strategicamente fallimentare.

Non è stato nemmeno in Sicilia un buon affare l’alleanza col Pd?

Le faccio un esempio: il M5S ha praticamente ceduto il passo al Pd in occasioni delle elezioni nei Comuni di Palermo e Messina dove i candidati erano in quota Pd. Avremmo dovuto, invece, insistere su un candidato nostro per le Regionali. L’asse si è spostata sul Pd, un errore. Peraltro, la Sicilia è la roccaforte del M5S ed il peso serviva farlo sentire al Pd. Ci vuole una strategia e purtroppo non l’abbiamo avuto.

E non voterebbe Chinnici?

Per me, per i motivi spiegati prima, sarebbe meglio andare da soli magari insieme a Sinistra italiana, Verdi e liste civiche.

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