Ha trascorso solo qualche ora all’ospedale di Siracusa Gianfranco Gurrisi, il pilota dell’elicottero Falco 8 vittima dell’incidente avvenuto ieri sera nell’area della riserva di Pantalica, dove era in corso un incendio, nel territorio di Sortino, a nord di Siracusa. Era provato ma sostanzialmente le sue condizioni erano buone, a parte qualche contusione in varie parti del corpo.
Pilota originario del Ragusano
Il pilota, 57 anni, è originario Monterosso Almo, nel Ragusano, ma è residente a Bergamo
L’inchiesta della Procura di Siracusa
La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta su quanto accaduto al fine di verificare se si è trattato di un guasto tecnico, capace di far perdere al pilota il controllo del velivolo, o, invece di un errore umano. I carabinieri, al comando del colonnello Gabriele Barecchia, che ieri si è recato a Pantalica, hanno provveduto a recintare l’area in cui si trova l’elicottero per consentire ai tecnici di compiere gli accertamenti sugli ultimi istanti di quel volo prima dell’impatto.
Le indagini sull’incidente
In ogni caso, sarà determinante l’esame sul Falco 8 che potrà dire, in modo definitivo, perché il pilota non è riuscito più a governarlo.
Nella serata di ieri, l’assessore regionale al Territorio ed Ambiente, Elena Pagana, recatisi nella Prefettura di Siracusa per coordinare le attività di ricerca del pilota, che era sparito dai radar e non rispondeva alla radio, ha sposato, a caldo, la tesi “dell’avaria” del mezzo aereo mentre il presidente della Regione, Renato Schifani, qualche minuto dopo, in un comunicato diffuso agli organi di informazione, ha sostenuto un’altra tesi: “il velivolo, impegnato in un’operazione di spegnimento, ha urtato i cavi dell’alta tensione e il pilota ha effettuato un atterraggio di emergenza”.
Indagine dell’Enac
Molto dipenderà dalle dichiarazioni del pilota che, poco dopo essere finito nel cuore della riserva dopo essere precipitato con il velivolo, sarebbe riuscito ad uscire dalla cabina per poi proseguire per circa un km, cercando una zona in cui poter telefonare e chiedere aiuto. Frattanto, anche l’Enac disporrà un’indagine e nelle prossime ore è atteso un ispettore per compiere delle verifiche.
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