Dovrebbe essere una zona tutelata e valorizzata, un fiore all’occhiello dell’offerta culturale e turistica siciliana. Invece è preda del degrado nonostante racconti una storia che affonda le sue radici nel V secolo a.C.

Per questo motivo sono stati apposti i sigilli all’area archeologica di piazza Vittoria a Siracusa, ove sorgono i resti del santuario greco dedicato alle dee Demetra e Kore, venuti alla luce negli anni Sessanta durante i lavori per l’edificazione del Santuario della Madonna delle Lacrime.

Oggi nell’area archeologica, nonostante gli interventi dei volontari, spazzatura ed erbacce, che spesso prendono fuoco – come accaduto appena qualche giorno fa – hanno la meglio.

La cura del santuario di Demetra e Kore compete all’amministrazione comunale ed è appunto nei confronti del servizio Beni culturali del Comune di Siracusa che la Procura si è mossa. Sono stati così i Carabinieri del nucleo per la Tutela del patrimonio culturale di Siracusa, a porre sotto sequestro l’area archeologica in esecuzione di un provvedimento del gip di Siracusa, emesso nell’ambito di un procedimento penale che vede indagati il vicesindaco Francesco Italia, nella qualità di assessore alle Politiche culturali e il dirigente responsabile del settore Politiche educative, culturali e turismo-servizio Beni culturali del Comune, Rosaria Garufi. Il gip di Siracusa Andrea Migneco ha disposto il sequestro dell’area archeologica su richiesta del sostituto procuratore Marco Di Mauro che con il coordinamento del procuratore Francesco Paolo Giordano conduce l’indagine per il reato di danneggiamento al patrimonio archeologico storico e artistico nazionale.

Sono state le coraggiose denunce, documentate da filmati video, dei residenti di Piazza della Vittoria a portare al provvedimento di oggi, evidenziando lo stato di incuria dell’area archeologica e il pericolo connesso a tale situazione per la salute pubblica.

La Procura ha affidato la custodia giudiziaria al sindaco Giancarlo Garozzo per la manutenzione e bonifica dell’area sottoposta a sequestro.