In primo grado, Andrea Iacono, 36 anni, pachinese, era stato condannato a 2 anni ed 8 mesi di carcere per spaccio di droga ma i giudici della Corte di Appello di Catania hanno ridotto la pena, infliggendo all’imputato 8 mesi di reclusione.

Arresto per spaccio di droga

L’uomo, difeso dall’avvocato Luigi Caruso Verso era stato arrestato dalla polizia di Pachino il 19 novembre 2021, in quanto, a seguito di perquisizione domiciliare, gli erano stati rinvenuti circa venti grammi di eroina e 17 di metanfetamina. Gli era stato sequestrato, inoltre, del denaro ritenuto provento dello spaccio.

All’udienza di convalida, il Gip aveva applicato la misura degli arresti domiciliari. Le analisi svolte avevano confermato la natura stupefacente dell’eroina, “mentre quella che i poliziotti avevano ritenuto essere metanfetamina, era risultata, in realtà, sostanza da taglio” precisa l’avvocato Luigi Caruso Verso.

Processo con il rito abbreviato

Lo stesso difensore aveva chiesto di definire il procedimento con il rito abbreviato ed il Giudice Monocratico del Tribunale di Siracusa, ritenendo che il fatto non fosse di lieve entità, si trattava di 136 dosi, ha poi condannato l’imputato alla pena di due anni ed otto mesi di reclusione.

“Poche dosi in casa”

Nel ricorso in Appello il legale ha insistito sulla circostanza che lo stupefacente nella disponibilità del 36enne fosse di lieve entità, per cui quella condanna in primo grado, nella tesi della difesa, non si poggia su elementi giuridici solidi. All’udienza di appello, la Procura generale ha chiesto la conferma della condanna di primo grado ma i giudici hanno dato credito alle argomentazioni della difesa, per cui la condanna è stata drasticamente ridotta.

“Non era spaccio, denaro dissequestrato”

Inoltre, come riferito dallo stesso avvocato Luigi Caruso Verso, la Corte di Appello di Catania ha anche disposto
“la restituzione del denaro sequestrato all’imputato, non essendovi alcuna prova che provenisse dall’attività di spaccio” aggiunge il difensore del 36enne pachinese.