Assemblea della Uiltec Sicilia con i lavoratori dello stabilimento Sasol di Augusta dopo il piano di esuberi, comprendente 65 persone, presentato dall’azienda.
Tagli lineari
“Si tratta di tagli lineari privi di una logica produttiva, senza alcuna disponibilità a ridurre il numero degli esuberi e con la dichiarata possibilità di ricorrere a licenziamenti, nonostante l’utilizzo di ammortizzatori sociali” spiegano dalla Uiltec Sicilia che assicura di aver incontrato i vertici della multinazionale sudafricana, “chiedendo se, dopo la fermata di due impianti, vi fosse un piano di investimenti in nuove produzioni” ma “la risposta è stata chiara: nessun nuovo investimento, neanche per i progetti già in fase di sviluppo” dichiarano i sindacalisti della Uiltec, per cui è inevitabile, ” il ricorso agli strumenti di lotta previsti dalle leggi e dai contratti”
Il futuro nero di 1000 lavoratori
“Abbiamo espresso forte – dicono dalla Uiltec – preoccupazione per la sostenibilità dello stabilimento con soli tre impianti in marcia, ma l’azienda ha ribadito che il destino del sito di Augusta è legato esclusivamente alle congiunture del mercato. Come Uiltec, riteniamo inaccettabile che il futuro di circa 1.000 lavoratori, tra diretti e indotto, sia lasciato in balia delle fluttuazioni economiche. Siamo disponibili al confronto, ma solo davanti a un serio piano di investimenti e rilancio”.
Intervento politico
Per il sindacato “è necessario un intervento politico ed economico per salvaguardare l’occupazione e il futuro dell’industria siracusana”






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