E’ iniziato il processo nei confronti di una donna di 43 anni, un carabiniere, Mario Schiavone, 41 anni, ed il padre della convivente del figlio maggiore dell’imputata, Nuccio Ippolito, 46 anni. La quarantatreenne è accusata di induzione alla prostituzione minorile e maltrattamenti in famiglia mentre i due uomini devono rispondere di violenza sessuale aggravata su minorenni al di sotto dei 14 anni.  La vicenda ruota attorno ai tre figli della donna, residente a Franconfonte, nel Siracusano, di 3, 4 e 7 anni , che, secondo la ricostruzione dei carabinieri del comando provinciale, sarebbero stati abusati dietro un compenso di circa 20 euro.

Una storia drammatica emersa nel 2016 dopo che i figli della donna, disoccupata, erano andati a vivere da un’altra parte per via delle pessime condizioni igieniche e lo stato di malnutrizione in cui la madre li teneva. Ad accorgersene sarebbero stati gli assistenti sociali, per cui sarebbe stato deciso di accudire le due femminucce in una comunità per minori mentre il più piccolo dei tre, un maschietto, sarebbe finito tra le braccia di una famiglia affidataria. Fino ad allora non sarebbero venute fuori quelle presunte violenze ma ad accorgersi  del malessere sono stati gli operatori della struttura di accoglienza delle bambine. Le bimbe, con molta difficoltà, avrebbero iniziato a raccontare quell’incubo iniziato, secondo la ricostruzione dei carabinieri e dei magistrati della Procura distrettuale, nel 2014.

Gli imputati sostengono la loro innocenza ed il legale di Nuccio Ippolito,  l’avvocato Sebastiano Troia, più volte ha ribadito che quelle violenze sarebbero riconducibili ad un anziano, anch’esso di Francofonte, arrestato e condannato, in primo grado. Secondo il difensore, i ricordi dei minori sarebbero legati a  quella vicenda, per cui il pensionato ha rimediato una pena pari a 7 anni e 4 mesi di reclusione da parte del gup del tribunale di Siracusa. Secondo la ricostruzione dell’accusa, l’imputato, un falegname in pensione, avrebbe attirato nel suo garage, tre fratellini, due femmine ed un maschio per poi compiere gli abusi.