- Affondo della Lega al Governo regionale sui fondi del Pnnr persi
- Il deputato Ars Cafeo critica Armao e Scilla
- Secondo il parlamentare salviniano è stato grave il mancato coinvolgimento dei partiti
Duro affondo della Lega, con il deputato regionale Giovanni Cafeo, nei confronti del Governo per la bocciatura dei progetti per l’agricoltura nell’ambito dei fondi del Pnnr.
Affondo ad Armao e Scilla
Il parlamentare salviniano fa nomi e cognomi, chiamando in causa l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, e l’assessore all’Agricoltura, Antonino Scilla. “Gli assessori Armao e Scilla passino dal lamento alla proposta in modo da trovare una soluzione per finanziare i progetti per l’agricoltura del Pnnr bocciati dal Governo nazionale” attacca il parlamentare regionale della Lega e segretario della III commissione Ars alle Attività produttive.
“Coinvolti a frittata fatta”
“La commissione non può essere coinvolta quando la frittata è stata fatta. Se c’erano, come oggi si
denuncia, problemi sui criteri o di qualsiasi altra natura, la commissione e di conseguenza tutti i partiti
avrebbero dovuto essere coinvolti prima” dice Cafeo.
“Più nomine che progetti”
Il parlamentare regionale della Lega bacchetta il Governo più preoccupato delle nomine che dei progetti.
“Riguardo ai Consorzi di bonifica, oltre alle evidenti carenze più volte denunciate non capisco come si sono
deliberati dei nuovi dirigenti e non si è pensato a prepararsi per i progetti. Abbiamo chiesto di visionare
progetti perché, a prescindere dall’esclusione, abbiamo la sensazione che si sono rispolverati progetti datati
del secolo scorso senza adeguarli alle nuove esigenze pur di presentarli”.
“È opportuno adesso rimboccarsi le maniche e guardare avanti, provando a salvare il salvabile a cominciare
dai progetti fermati per problemi minori e oggettivamente facilmente sanabili – conclude Cafeo – ma
non possiamo non stigmatizzare le eventuali responsabilità tecniche e le responsabilità politiche delle
indicazioni dei commissari, per quella che resta comunque una vera e propria debacle”.
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