La zona industriale di Siracusa, che copre un territorio vasto, dal capoluogo fino ad Augusta, è in piena attività. I colossi del petrolio non hanno fermato le produzioni, del resto una raffineria non si può arrestare premendo un interruttore, e questo comporta uno spostamento di mezzi e di persone. Nel cuore della città industriale c’è Priolo ed il sindaco, Pippo Gianni, denuncia una situazione pericolosa, in relazione al rischio di contagio da coronavirus per la popolazione. Il capo dell’amministrazione di Priolo intende cogliere l’occasione dell’arrivo dell’Esercito per avanzare l’idea di sistemare i soldati in alcuni punti strategici. Ed ha scritto una lettera al Libero consorzio di Siracusa per esporre le criticità.

““Il nostro comune – spiega il sindaco di Priolo nella sua lettera – si espande tra due poli industriali che ogni giorno vengono raggiunti da un notevole numero di persone, che attraversano e sostano da noi per acquistare generi alimentari, sia la mattina a colazione sia per il pranzo, creando un grande movimento di automezzi, camion e autobotti, che vanno ad aggiungersi al normale traffico veicolare”.

“L’Esercito e la Marina Militare – continua il sindaco Gianni – potrebbero essere impiegati nei controlli sull’osservanza delle disposizioni governative per il contenimento del contagio da Covid-19 e in eventuali posti di controllo nei luoghi previsti dal piano di emergenza esterno, predisposto dalla Prefettura di Siracusa per il rischio industriale. In queste attività – ha concluso il primo cittadino – potrebbero affiancare le Forze di Polizia locali, alle quali va un particolare ringraziamento a nome di tutta la comunità per il grande lavoro svolto fino a questo momento”.

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