Una donna di origine tunisina di 40 anni si sarebbe lanciata dal balcone di casa, con in braccio le figlie gemelle di sei mesi, dopo un litigio con il marito, un lavoratore stagionale, con cui abita al primo piano di un edificio nel centro storico di Francofonte, nel Siracusano.

Fratture per la madre, nessuno danno alle piccole

La donna e le piccole, subito soccorse, sono state trasportate d’urgenza con un elicottero del 118 all’ospedale Cannizzaro di Catania. Le due gemelline, protette dal corpo della madre, non avrebbero riportato feriti gravi, mentre la donna è ricoverata per fratture multiple.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri. La vicenda, avvenuta sabato sera intorno alle 23, è ancora poco chiara e sono almeno tre le versioni che sono state fornite alla stampa in questa prima fase. Le prime notizie giunte parlavano di una caduta accidentale della donna con in braccio le figlie. In seguito si è parlato di un tentativo di lanciare nel vuoto le figlie e poi di un tentato suicidio e solo alla fine è emersa la lite con il marito che potrebbe essere alla base del gesto ma che è stata smentita dal legale dell’uomo.

Indagini in corso

Le indagini sono coordinate dalla Procura di Siracusa che sta provando ad accertare se la madre ha tentato realmente di suicidarsi insieme alle figlie o se, invece, ci sono altre chiavi di lettura. Secondo una prima ricostruzione, la donna avrebbe litigato poco prima con il compagno, un lavoratore stagionale e poi avrebbe fatto quel volo dal balcone.

Nessuna lite, la famiglia smentisce le ricostruzioni

“Il compagno della donna non era in casa quando la stessa ha prima lanciato dal balcone di casa le sue due figlie per poi gettarsi nel vuoto”. Smentisce tutto l’avvocato Antonella Schepis, difensore del compagno della 40enne originaria della Tunisia, protagonista della drammatica storia avvenuta stamane a Francofonte, nel Siracusano. Secondo la ricostruzione del difensore, il gesto della donna non sarebbe scaturito da una precedente lite con il compagno. Da tempo, la donna avrebbe manifestato l’intenzione di tornare nel suo paese di origine e questo le avrebbe provocato uno stato di malessere. Dalla testimonianza della difesa dell’uomo, stamane la tunisina era in casa con le figlie, una di 18 mesi l’altra di 2 anni, insieme alle zie del compagno, con quest’ultime che stavano giocando con le piccole. Secondo quanto riferisce l’avvocato, la tunisina avrebbe afferrato a turno le bambine lanciandole dal balcone, posto al primo piano della palazzina. Le prime a prestare soccorso alle vittime sono state le zie che hanno poi chiesto l’intervento dei soccorsi e delle forze dell’ordine. I vigili del fuoco hanno poi sistemato un materasso ai piedi dell’immobile visti i propositi di suicidio della donna che aveva raggiunto il terrazzo. Si è lanciata ma il suo corpo non è finito interamente sul gonfiabile, al punto da procurarsi delle fratture. Le bimbe sono ricoverate ma non sembrano in gravi condizioni. Sul caso, ci sono le indagini dei carabinieri che hanno già iniziato gli interrogatori

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