Le indagini dei carabinieri, in merito alla vicenda della donna tunisina residente a Francofonte che ha lanciato le sue figlie dal balcone del primo piano della abitazione, sono concentrate proprio su di lei.
Posizione della donna al vaglio dei carabinieri
La sua posizione è al vaglio degli inquirenti e nelle prossime ore potrebbero scattare dei provvedimenti nei suoi confronti, del resto la vicenda sembra ormai “cristalizzata” grazie alla ricostruzione dei testimoni e poi alla stessa condotta della tunisina che, nella serata di sabato, si è buttata dal terrazzo dell’immobile, circa 30 minuti dopo aver gettato le due figlie, mancando parzialmente il gonfiabile sistemato dai vigili del fuoco.
Bimbe e madre in ospedale
Lei è ricoverata nell’ospedale di Lentini con varie fratture, le due bimbe, di 18 e 2 anni, sono all’ospedale di Catania: le condizioni di una delle due desta più preoccupazione per via di una ferita alla testa. Sotto osservazione ci sono anche le condizioni psichiche della madre che, da tempo, avrebbe manifestato l’idea di tornare nel suo paese di origine e questo le avrebbe creato del malessere, come affermato dai parenti del compagno della donna, che, nella serata di sabato non era in casa con la donna e le figlie.
Lo stress psicologico
L’ipotetico affidamento delle bimbe in caso di separazione potrebbe averle causato uno stress emotivo e psicologico e forse il drammatico gesto di due giorni fa avrebbe questa chiave di lettura. Lo sveleranno i carabinieri ed i magistrati della Procura di Siracusa che hanno in mano l’inchiesta.
Sono proseguiti, comunque, gli interrogatori dei familiari e degli amici della coppia, allo scopo di conoscere altri dettagli sul loro conto. Ieri sera, a BlogSicilia, l’entourage dei parenti dell’uomo ha spiegato che non c’è stata alcuna lite prima del gesto della tunisina, d’altra parte, come accertato dai carabinieri , l’uomo era da tutt’altra parte ed in casa c’erano le zie di quest’ultimo che stavano giocando con le bimbe. Poi, improvvisamente, la donna le ha afferrate per lanciarle dal balcone sotto gli occhi atterriti delle testimoni.
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