La giunta di Avola del sindaco, Rossana Cannata, perde un pezzo: si è dimesso l’assessore all’Edilizia scolastica e sicurezza nelle scuole e Spettacolo, Luciano Bellomo. 

L’esponente politico, candidatosi al Consiglio comunale nella lista I love Avola, era stato nella squadra del sindaco precedente, Luca Cannata, fratello di Rossana, ed ora deputato nazionale di Fratelli d’Italia e contemporaneamente parlamentare all’Assemblea regionale siciliana anche se dovrà fare una scelta in quanto le due cariche sono incompatibili.

La lettera di dimissioni

Bellomo ha formalizzato il suo passo indietro in una lettera, inviata al capo dell’amministrazione ed al segretario generale.

“Non ci sono più le condizioni”

Poche righe ma in cui manifesta il suo disagio nel portare avanti il suo lavoro nell’esecutivo della città. “Rassegno le mie dimissioni irrevocabili – scrive Bellomo – da assessore comunale in quanto ritengo non esistano più le condizioni personali per poter esercitare serenamente un efficace lavoro di squadra“.

“Le sono grato – si legge nella lettera di Bellomo –  per avermi affidato questo incarico istituzionale che è stato condotto da me con il massimo impegno, trasparenza e disponibilità, con l’unico obiettivo di operare per il bene e lo sviluppo della nostra comunità”.

“Lavorerò in rappresentanza dei miei elettori”

L’ex assessore, nella sua lettera, evidenzia che le dimissioni non coincidono con la fine della sua esperienza politica in quanto siederà tra i banchi del Consiglio comunale.

“Continuerò a lavorare – prosegue Bellomo – per il bene della comunità ed in rappresentanza dei miei elettori e di tutti i cittadini avolesi esercitando il ruolo affidatomi di consigliere comunale“.

La maggioranza bulgara in aula

Il sindaco di Avola può, però, contare in Consiglio su una maggioranza bulgara, visto che l’opposizione è composta da soli due consiglieri, tra cui uno dei due sfidanti di Cannata alle elezioni del giugno scorso, l’avvocato Antonino Campisi. Da verificare quale posizione assumerà Bellomo dopo le sue dimissioni dall’esecutivo.

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