Si chiama Confessor ed è il primo prototipo di sistema di registrazione, audio e video con tecnologia avanzata, usato in un Tribunale italiano. Il dispositivo è stato consegnato questa mattina al Procuratore di Siracusa, Sabrina Gambino ed al presidente del Tribunale di Siracusa, Dorotea Quartararo, e sarà a disposizione degli organi inquirenti per procedere alla registrazione dei colloqui con detenuti o fermati.

La riforma Cartabia

Il Confessor, che risponde ai requisiti della riforma Cartabia sulla necessità da parte dei Tribunali e delle Procure italiane di  fornirsi di strumenti adeguati per gli interrogatori è stato donato dalla Fondazione Siracusa è Giustizia, presieduta dall’avvocato Ezechia Paolo Reale.

Come funziona il Confessor

Si tratta di un macchinario mobile, sotto forma di valigetta, che prevede un sistema sofisticato ma al tempo stesso semplice, dotato di una doppia telecamera e di un sistema di sicurezza per evitare hackeraggi. Le audizioni saranno immagazzinate esclusivamente in una chiavetta nella sola disponibilità dei magistrati mentre nella memoria del Confessor non rimarrà nulla.

Il Procuratore di Siracusa

“La riforma Cartabia, in alcuni casi, obbliga – dice il Procuratore di Siracusa, Sabrina Gambino – di registrare e videoregistrare una serie di atti durante la fase delle indagini preliminari. Noi abbiamo già delle telecamere ma una attrezzatura del genere ci consentirà di velocizzare i tempi, in particolare negli interrogatori, alla verbalizzazione delle sommarie informazioni, inoltre potrà essere usato anche dalla Polizia giudiziaria. Abbiamo previsto una stanza per questa attività, in una posizione periferica, in modo che vi sia una maggiore riservatezza”.

Dono della Fondazione Siracusa è Giustizia

“La Fondazione Siracusa è Giustizia – dice il segretario generale della Fondazione, Loredana Faraci – si è adoperata in questi mesi per donare questo supporto mobile che possa essere di immediata utilità e soprattutto viene incontro a quello che era un bisogno da parte degli organi inquirenti”.

Si tratta della seconda donazione al Tribunale di Siracusa della Fondazione Siracusa è Giustizia. Nel mese di gennaio del 2022  ha provveduto alla ristrutturazione della stanza protetta dei minori, al secondo piano del Tribunale, con un nuovo sistema audio e video per l’attività di ascolto, garantendo tutti i livelli di sicurezza e privacy, oltre che di protezione, dei minori.