Prenderà un volo per Mosca e da lì si sposterà per raggiungere Rostov sul Don, una città al confine con l’Ucraina. Un viaggio d’amore quello che intraprenderà Paolo Caruso Verso, avvocato, originario di Pachino, nel Siracusano, per ricongiungersi con la sua compagna, conosciuta grazie ad alcuni amici comuni.

Il professionista è già stato in Russia, prima dello scoppio del conflitto ed è pronto a tornarci, senza alcuna paura, nonostante i venti della guerra.

“Russi del Donbass sfollati come gli ucraini”

“Quando è scoppiato il conflitto ero – racconta Paolo Caruso Verso a BlogSicilia – a Siracusa ma la mia fidanzata mi inviava dei video ritraenti donne e bambini di etnia russa che venivano fatti evacuare dal Donbass per approdare a Rostov. Come accade per gli ucraini che trovano riparo in Europa, la stessa cosa si è ripetuta per la popolazione russa, costretta ad andarsene dalle proprie case”.

“Questa popolazione russa del Donbass non è che sia filo Putin: dobbiamo considerarla come gli altoatesini, che parlano tedesco pur vivendo in territorio italiano. E lo sono da tempo, non da quando è scoppiato il conflitto. Erano vessati da tempo dall’esercito ucraino, le loro case sono state prese di mira con dei bombardamenti” racconta il professionista siracusano.

Il viaggio in Russia

L’avvocato siracusano, figlio dell’ex senatore Luigi Caruso Verso, racconta le modalità con cui raggiungerà Rostov sul Don, il cui aeroporto è chiuso per via della guerra che si trova sull’uscio di casa.

“Sono andato in Russia prima dello scoppio della guerra – dice a BlogSicilia l’avvocato Paolo Caruso Verso – e ci tornerò in settimana. Mi recherò in aereo ma con una compagnia internazionale che non ha subito le sanzioni dell’Unione europea, come, invece, è capitato per la flotta russa. Dovrò modificare le rotte, infatti l’aeroporto di Rostov, essendo vicino al teatro di guerra,  è chiuso, per cui atterrerò a Mosca per poi proseguire il mio viaggio fino alla città della mia compagna”.

“Non ho paura”

“Non ho timore per me e per la mia compagna, la situazione da quelle parti appare tranquilla, ovviamente ci sono  dei problemi legati all’aumento dei prezzi, in particolare quelli dei generi alimentari, per il resto è tutto come prima” afferma l’avvocato siracusano.

Cosa pensa su quanto sta accadendo in Ucraina?

“Sono certo che l’Occidente avrebbe potuto fare molto di più negli anni scorsi per evitare quanto sta accadendo. Non sono stati rispettati gli accordi di Minsk, che prevedevano la decentralizzazione del potere con una maggiore autonomia per le regioni del Donbass. C’è stata, inoltre, una certa intenzione da parte degli Usa di arrivare fino a questo punto, come dimostrano le parole del presidente americano Biden sul cambio di regime in Russia”.

E di Putin?

“Da parte di Putin, ha fatto quanto necessario per difendere le regioni del Donbass e la Russia da un’eventuale aggressione se l’Ucraina avesse aderito alla Nato”.