Forte in provincia, roccaforte in alcuni Comuni ma debole nel capoluogo, a Siracusa. E’ l’istantanea di Fratelli d’Italia, partito che, nelle scorse elezioni regionali e nazionali, è stato trainato da un lato dal vento politico di Giorgia Meloni, dall’altro da Luca Cannata, ex sindaco di Avola, capace di correre in due competizioni, alla Camera dei Deputati ed all’Ars, vincendole entrambi, e lasciando il posto a Palermo a Carlo Auteri, imprenditore dello spettacolo, reduce, l’anno precedente, dalla sconfitta alle amministrative a Sortino dove ad imporsi era stato l’uscente sindaco, Vincenzo Parlato.

Le roccaforti Avola e Augusta

E’ certamente Avola la roccaforte principale e qui, a capo del Comune, c’è la sorella di Cannata, Rossana, ex parlamentare regionale, che adesso, coverebbe qualche ambizione per le Europee. Nel giugno scorso, ad Avola, Cannata ha stracciato i rivali, vincendo, a mani basse, al primo turno, ed ottenendo una maggioranza bulgara in Consiglio comunale.

Il secondo fortino è Augusta, il cui sindaco, Giuseppe Di Mare, eletto in una coalizione civica di ispirazione di Centrodestra, è da poco passato a Fratelli d’Italia ed il battesimo ufficiale è avvenuto due settimane fa, a Brucoli, in occasione del convegno sul turismo, organizzato dal Gruppo parlamentare della Camera dei deputati di Fratelli d’Italia.

Ci sarebbe tra le roccaforti anche Portopalo, la cui sindaca, Rachele Rocca, eletta nelle scorse amministrative in una lista civica nonostante i suoi guai giudiziari, è vicina al parlamentare regionale, Carlo Auteri. Del resto, Rocca era presente all’evento a Brucoli insieme al suo vicesindaco, Corrado Lentinello.

Le sconfitte nel capoluogo

E nel capoluogo? A Siracusa, le cose sono andate in modo molto diverso, anzi poco dopo le elezioni, che hanno decretato la vittoria del sindaco uscente, Francesco Italia, sul candidato del Centrodestra, Ferdinando Messina, di Forza Italia, Fratelli d’Italia ha perso per strada due consiglieri e la corona di primo partito, quest’ultima assegnata alla lista del primo cittadino rieletto.

FdI perde pezzi in Consiglio

Da 5 consiglieri, FdI è passato a tre, a causa della decisione di Simone Ricupero e Giovanna Porto di uscire dal gruppo per dichiararsi indipendenti anche se dietro questa mossa ci sarebbe la regia del parlamentare regionale del Mpa, Peppe Carta, che, dopo aver rotto con FdI e Forza Italia per la presidenza del Consiglio, ha raggiunto un accordo con il sindaco, incassando lo scranno più alto di Palazzo Vermexio e cedendo la vicepresidenza ad una fedelissima di Italia, l’ex assessore alle Politiche sociali, Concetta Carbone.

Meloniani fuori dalla partita delle Commissioni

Nella partita delle Commissioni consiliari, Fratelli d’Italia è rimasta fuori da tutto, mentre i due fuoriusciti, costituitisi in un gruppo, Indipendente Siracusa, a cui si è aggiunta Cinzia Santuccio, eletta nel Mpa, hanno incassato, con l’ex FdI Ricupero, la presidenza della V Commissione. Insomma, se non è scacco matto poco ci manca.

Il caso Cavallaro e la marginalità di Siracusa

E poi è scoppiata la grana di Paolo Cavallaro, uno dei tre “superstiti” di Fratelli d’Italia, che ha deciso di disertare il convegno a Brucoli, nonostante la presenza dei big del partito, tra cui il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

In un post, poi rimosso, il consigliere comunale, figlio dell’ex presidente della Provincia, Mario Cavallaro, ha sottolineato la perdita di centralità di Siracusa. “A Brucoli non andrò…Siracusa sta subendo una spinta e centrifuga che porta tutto fuori, a Sortino, ad Augusta, ad Avola”. Sembra finita ma secondo altre indiscrezioni politiche altri mugugni si registrano tra i consiglieri comunali di FdI, come quelli di Damiano De Simone, in merito alla partita giocata sulle Commissioni e persa dai meloniani.