le casse pubbliche sono a secco

Il lockdown imposto a Pachino, locali chiusi per i commercianti evasori e morosi

Questa volta non è stato un Dpcm della Presidenza del Consiglio a disporre la chiusura dei locali ma ci ha pensato il Comune di Pachino, gestito dai commissari dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose, ad imporre la stretta. Solo ai quei commercianti scoperti a non pagare le imposte locali, tra cui quella sui rifiuti, sul suolo pubblico, sulle insegne, ma nel conto ci sono anche alcuni servizi, come l’acqua.

In estate, sono stati presi di mira alcuni locali di Marzamemi, il noto borgo marinaro che ricade nel territorio di Pachino, ma l’ultimo provvedimento è stato preso nei confronti di un bar, situato nel cuore del Comune del Siracusano, il cui titolare avrebbe accumulato un debito verso il Municipio di proporzioni straordinarie. Il problema per i commissari è la carenze di liquidità che sta impedendo di pagare gli stipendi dei dipendenti della Dusty, la società della nettezza urbana di Pachino. Gli stessi operatori denunciano di non ricevere i soldi da circa 5 mesi e nel corso delle ultime settimane sono state organizzate diverse manifestazioni di protesta.

Il livello di evasione delle imposte locali sta mettendo in ginocchio l’amministrazione e si attende, come il pane per un affamato, quelle somme, circa 1,8 milioni di euro, che il Governo nazionale ha messo a disposizione per i Comuni sciolti per mafia.

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Nello specifico si tratta di un fondo da 10 milioni di euro che sarà ripartito a 8 enti locali tra cui, per l’appunto, anche quello della provincia di Siracusa che per l’esattezza riceverà 1 milione 736 mila 552 euro. Inoltre, nel decreto ministeriale sono stati stanziati fondi in favore degli enti locali in dissesto per la ristrutturazione di beni comunali o provinciali da destinare a Polizia di Stato e Carabinieri. Per Cassaro sono previsti 3.221 euro, 88 mila euro per Rosolini, 93 mila euro per Pachino e 1,6 milioni per la Provincia di Siracusa. Ai fini dell’effettiva assegnazione delle risorse gli enti potenzialmente beneficiari del contributo dovranno comunicare entro 15 giorni dalla data di pubblicazione del decreto al Ministero dell’Interno di avere o non avere necessità delle risorse, indicandone l’importo.

 

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