Un vasto incendio su tre fronti si è originato in prossimità  della centrale idroelettrica Anapo, sulla Priolo-Sortino. Dopo ore di lavoro, i vigili del fuoco di Siracusa hanno domato il rogo, lasciando nei luoghi solo tanto fumo.
Sul posto si sono recati i carabinieri di Priolo, la polizia  ed il dirigente della Protezione Civile Gianni Attard. Sono in corso gli accertamenti da parte degli inquirenti ma c’è il forte sospetto che si tratti di una azione dolosa anche se occorre capire la ragioni per cui gli attentatori abbiano deciso di agire proprio lì.

Forse, il loro obiettivo era di danneggiare la centrale con conseguenze gravi non solo per la struttura ma anche per l’utenza. Elementi che sono al vaglio della Procura di Siracusa, informata poco dopo lo scoppio del rogo, avvenuto nella tarda serata di ieri. Sono stati alcuni residenti a chiedere l’intervento dei vigili del fuoco, tante le chiamate al centralino del comando provinciale ed in poco meno di 20 minuti le squadre dei pompieri sono arrivate sul posto ma sono state costrette a dividersi per l’apertura di 3 fronti.

A Palermo, i carabinieri hanno individuato gli autori di un rogo: sono stati arrestati padre e figlio M.T di 70 anni e A.T. di 30 anni per avere appiccato un incendio in contrada Cannizzaro nel territorio di Baucina (Pa). I due sono stati sorpresi a incendiare sterpaglie su un area di circa 2000 metri quadri, l’incendio fortunatamente non ha causato danni a cose o persone. Padre e figlio si trovano ai domiciliari in attesa della convalida dell’arresto.

In una distinta operazione, i Carabinieri di Mezzojuso hanno denunciato in stato di libertà, per il medesimo reato, un 44enne del posto, intento ad appiccare diversi focolai a della sterpaglia.