• Momenti di paura a Noto per lo scoppio di un rogo
  • Le fiamme si sono sviluppate a ridosso del centro storico
  • Il Mai chiede la bonifica di alcune aree della città

Paura ieri a Noto per lo scoppio di un incendio nel cuore della città, in via Angelo Cavarra, a due passi dalla Porta Reale, l’ingresso in via Vittorio Emanuele, il prezioso centro storico della capitale del Barocco.

Momenti di paura

Secondo una prima ricostruzione, il rogo, che si è originato intorno alle 14  dal vallone sottostante, dove si trova un maneggio con decine di cavalli, è salito fino alla statua di San Corrado alle cui spalle si trova il viale di ingresso al centro storico caratterizzato da ficus benjamin secolari.

Distributore di benzina minacciato

Il fuoco ha proseguito lungo il fianco della città arrivando a pochi metri dal distributore di benzina a bordo strada creando grande spavento. Inutile commentare la gravità delle possibili conseguenze. L’intervento dei vigili del fuoco, della Protezione civile e della Forestale è stato determinante per domare il focolaio, arginato anche dai mezzi aerei

La denuncia del Mai

Per il Mai, movimento antincendio ibleo, “il binomio terreni incolti e discariche abusive a ridosso della città sono la causa. La situazione attuale intorno a Noto è grave. La vegetazione nasconde la spazzatura e rifiuti tossici ovunque nelle strade limitrofe al centro abitato che quotidianamente vanno a fuoco creando fumi tossici. I terreni abbandonati sono tanti, troppi e l’incuria è sotto gli occhi di tutti, cittadini e turisti. Una piaga per una città Patrimonio dell’Unesco che l’amministrazione comunale non dimostra di sapere gestire”.

Prevenzione

I volontari del Mai spingono per una campagna di prevenzione, ” che venga applicata l’ordinanza comunale, che venga sporta denuncia là dove questa non sia rispetta e che vengano perseguiti e sanzionati i trasgressori”.

“Siamo nati perché vogliamo collaborare attivamente – spiegano dal Mai – alla cura del nostro territorio; spronare le istituzioni a informare adeguatamente i cittadini sull’importanza della prevenzione e a verificare l’applicazione delle già vigenti leggi sempre in materia di prevenzione; ottenere inchieste serie e veloci necessarie sia per individuare i colpevoli che per creare un deterrente verso coloro che si ostinano ad appiccare incendi”

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