Il gip del Tribunale di Siracusa, Carmen Scapellato, ha alleggerito la misura cautelare per Maurizio Gioliffi, 40 anni, di Noto, coinvolto nell’inchiesta della polizia su una sequenza di incendi dati alle fiamme sulla strada in via Sonnino, a Noto, in mezzo ad un complesso di palazzine.

Misura più leggera

Era sottoposto al divieto di dimora, eseguito nelle settimane scorse dalla polizia, ma dopo l’istanza presentata dalla difesa dell’indagato, rappresentata dall’avvocato Stefano Andolina, il gip ha disposto l’obbligo di presentazione e firma al commissariato di Noto “da eseguirsi tutti i giorni entro le ore 11”.

Gli altri indagati

Nella vicenda, oltre al 40enne, sono indagate altre 5 persone, G.C. 42enne, B.L. 48enne, A.U. 67enne, A.C. 44enne,  B.C. 53enne, accusate di attività di gestione rifiuti non autorizzata in concorso e continuata

Il pericolo per la salute

Oltre alle segnalazioni dei residenti anche alcuni esponenti dell’amministrazione di Noto avevano sollecitato l’intervento della polizia per le gravi condizioni igieniche e sanitarie di quella porzione di strada e per le emissioni di fumi nocivi generati dalla combustione dei cumuli di spazzatura incendiati tra gennaio il 2022 ed febbraio scorso.

Il deposito

Nel corso degli accertamenti, è emersa l’esistenza di una area recintata a ridosso di una palazzina di edilizia popolare
all’interno della quale erano stipati rifiuti di vario genere: una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto. Per individuare i responsabili, gli agenti hanno utilizzato le telecamere di sicurezza, svelando le responsabilità del 40enne che prima avrebbe accatastato in quel deposito i rifiuti per poi bruciarli.

I mezzi usati

Secondo la ricostruzione della Procura e della polizia, il 40enne, residente in altro quartiere di Noto, per recarsi in via Sonnino, si sarebbe servito  di una moto Ape Piaggio, di un’autovettura Fiat 600 e di uno scooter. Non avrebbe potuto fare tutto da solo, infatti sarebbe stato aiutato dagli altri 5 indagati che gli avrebbero messo a disposizione dei mezzi, tra cui autocarri, anch’essi posti sotto sequestro.

 

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