I magistrati della Procura di Siracusa hanno sequestrato l’area della raffineria Isab Lukoil in cui è avvenuto l’incidente sul lavoro con il ferimento di tre metalmeccanici.
Le indagini della Procura di Siracusa
Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire quanto accaduto nella mattinata di ieri durante i lavori di manutenzione di un impianto affidati ad un’azienda metalmeccanica siciliana.
Sono stati già compiuti i primi interrogatori, gli inquirenti vogliono accertare se vi sono delle responsabilità precise in questo nuovo incidente nel Petrolchimico di Siracusa, il secondo a distanza di poche settimane.
Grave un operaio
Secondo quanto fatto sapere dalla Lukoil, che ha informato la Prefettura e la Protezione civile, si è verificato “ fenomeno di fumosità dall’unità 1600 generato da una pompa di fondo colonna. Frattanto, sono gravi le condizioni di uno degli operai rimasti feriti, che si trova ricoverato nel reparto Grandi ustionati dell’ospedale di Cannizzaro di Catania.
Allarme dei sindacati
I sindacati, Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, rilanciano il tema della sicurezza sul lavoro, in particolare sugli appalti per la manutenzione soprattutto in ambiente altamente sensibile come le raffinerie. “Siamo tutti convinti che la sicurezza non può mai essere sacrificata sull’altare di appalti al ribasso, serve piuttosto una presa di coscienza collettiva che riesca a governare i tempi del lavoro e le condizioni dello stesso” spiega Angelo Sardella, segretario generale della Fim Cisl Ragusa Siracusa.
La Fiom e la Uil lanciano l’allarme sulle condizioni di sicurezza per chi lavora nel Petrolchimico visto che, nelle settimane scorse, c’è stato un altri incidenti in cui sono rimasti feriti alcuni operai dell’impianto di gassificazione di Isab Lukoil.
“Incertezza nel Petrolchimico”
“Questo nuovo incidente, dopo quello di qualche settimana fa presso l’impianto IGCC, dimostra quanto, lo scenario di incertezza e tensione che il Petrolchimico sta vivendo in questi mesi, pesi anche sulle reali condizioni di sicurezza e salute dei lavoratori” sostengono Antonio Recano e Giorgio Miozzi, rispettivamente segretario della Fiom e della Uilm.
Gli altri guai della zona industriale
Ma il Petrolchimico vive un’altra problematica, legata alla sua stessa esistenza, come denunciato dai Confindustria, dai sindacati e dallo stesso Governo regionale. Al centro c’è sempre il gruppo Lukoil, cuore pulsante della zona industriale del Siracusano, con due raffinerie e l’impianto di cogenerazione, capace di trasformare gli scarti di lavorazione del petrolio in energia.
Le aziende del petrolio sono state tagliate fuori dal PNRR e dal Piano per la Transizione ecologica che non prevede aiuti per chi produce combustibile ma a questo si è aggiunta la crisi derivante dal conflitto in Ucraina. L’UE ha annunciato il blocco dell’importazione di greggio dalla Russia, dove la Lukoil si rifornisce.






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