Per la sindaca di Pachino, Carmela Petralito, la scritta “schifo”, con la vernice nera, sulle fiancate dei mezzi di servizio della Polizia municipale è un grave atto di intimidazione.  Sono due le auto prese di mira dai responsabili ed ora sono state avviate le indagini per risalire agli autori che, stando alle informazioni fornite dalla sindaca, hanno agito questa notte, in prossimità del comando dove erano parcheggiati i mezzi. Petralito ritiene che questo gesto sia figlio di una escalation più volte denunciata.

“Gesto da non sottovalutare”

“Esprimo a nome mio personale e di tutta l’amministrazione Comunale di Pachino, vicinanza e piena solidarietà al Corpo dei Vigili Urbani di Pachino, per il grave atto intimidatorio che è stato messo in atto stanotte nei pressi del comando. Due autovetture di servizio sono state imbrattate con scritte offensive. Pachino deve venir fuori da una spirale crescente e molto preoccupante di violenza, che non può essere sottovalutata dagli organi competenti”.

La lettera all’allora ministro dell’Interno

La sindaca ricorda che, nei mesi scorsi, ha scritto all’ormai ex ministro Luciana Lamorgese, per evidenziare una situazione preoccupante riguardante Pachino.

“Già un paio di mesi fa, dopo la riunione del – dice la sindaco di Pachino, Carmela Petralito – Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, che il prefetto Giusi Scaduto aveva sollecitamente convocato a seguito del mio grido d’allarme, avevo scritto al Ministro dell’Interno per rappresentare la difficile situazione in cui si trova Pachino per quanto riguarda la tutela della legalità e per sollecitare un incremento della presenza delle Forze dell’Ordine, a cui va sempre la piena riconoscenza di tutta la comunità pachinese per quello che fanno, pur in circostanze non semplici”.

L’aggressione al migrante

Nelle settimane scorse, si è registrata, sempre a Pachino, la brutale aggressione ai danni di un migrante, pestato da un branco, composto da 4 giovani, che gli hanno dato una lezione per via di un diritto di precedenza. I responsabili sono stati denunciati.

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