La celebrazione

La Chiesa al tempo del covid19, la santa messa tra le rovine del tempio di Apollo di Siracusa

Ha chiesto di poter usare l’area del tempio di Apollo per celebrare la messa padre Rosario Lo Bello, parroco della Chiesa di San Paolo, ad Ortigia, il centro storico di Siracusa. E così, dopo aver ricevuto il via libera, il sacerdote, con l’aiuto dei volontari e di qualche fedele, ha sistemato le sedie tra le rovine della testimonianza più antica della città, che sorge a ridosso del mercato storico di via De Benedictis, ai piedi di corso Matteotti, una delle strade più rinomate di Ortigia, piene di negozi, che, con grande fatica hanno ripreso a lavorare.

Tutti a debita distanza ed in religioso silenzio hanno ascoltato la celebrazione di don Rosario Lo Bello, un sacerdote che si è contraddistinto in questi anni con iniziative innovative ma soprattutto per le sue battaglie ambientaliste, contro la cementificazione del territorio.  Le sedie, come da protocollo, sono state sanificate prima e dopo la celebrazione della santa messa, che ha riscosso molti consensi tra i fedeli ed attirando la curiosità di molti passanti.

Un’altra celebrazione religiosa “curiosa” si è tenuta sulla terrazza del Talete, ad Ortigia, poco distante dal tempio di Apollo: la fine del Ramadan. Si è chiuso così il mese del digiunodedicato alla preghiera, alla meditazionee allautodisciplina.  E’ obbligo per tutti i musulmani praticanti adulti e sani digiunare: dall’alba al tramonto, non possono mangiare, bere, fumare e praticare sesso ma sono esentati i minorenni, i vecchi, i malati, le donne che allattano o in gravidanza. Le donne durante il ciclo mestruale e chi è in viaggio sono solo temporaneamente esentati.

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