Il piano di 65 esuberi paventato dalla Sasol, l’azienda sudafricana incastonata nel Petrolchimico di Priolo produttrice di derivati del petrolio, rischia di trasformarsi in un massiccio licenziamento.  Ne è certa la Uiltec Sicilia e Siracusa, reduce da un’assemblea tenutasi nei giorni scorsi davanti alla sede dell’impresa, che ritiene probabile, a meno di ripensamenti del colosso industriale, la fuoriuscita di 30/40 lavoratori, senza alcun ammortizzatore sociale.

Chi potrà salvarsi e chi no

“Questi esuberi – dice a BlogSicilia Giuseppe di Natale, segretario della Uiltec Siracusa  – possono essere pericolosissimi perché la maggior parte delle persone non ha ancora le condizioni per andare in pensione. Agli ammortizzatori sociali ed ai pensionamenti potranno avere accesso non più di 25-30 persone, quindi si parla del pericolo di un licenziamento importante, tra le 30 e le 40 persone”.

Perché è successo

Dalle informazioni della Uiltec Sicilia e Siracusa, la Sasol da tempo è in difficoltà finanziarie, “perde da un paio d’anni un bel po’ di milioni di euro” assicura Di Natale che aggiunge: “La cosa grave è che ha deciso di risolvere questi problemi  non investendo e proiettandosi verso un futuro più roseo  ma chiudendo due impianti e lasciando in marcia altri due”.

Le preoccupazioni del Pd di Augusta

Forte è la preoccupazione dei consiglieri comunali e dei dirigenti del circolo Pd di Augusta, del resto con la Sasol lavorano diversi augustani.

“Un altro passo indietro -si legge in una nota –  in una situazione che, ormai sta assumendo un aspetto gravissimo di una crisi di sistema dell’intera zona industriale traino economico della nostra provincia. È una decisione che colpisce centinaia di famiglie e con ripercussioni anche sul sistema portuale e l’intero tessuto economico e produttivo della nostra città e della nostra provincia. Il silenzio del Sindaco Di Mare di Fratelli d’Italia, aggiunge il PD di Augusta, su questa vicenda è inaccettabile. Come può restare inerte di fronte a una realtà che rischia di compromettere il futuro di uno degli stabilimenti più importanti del suo stesso territorio?”