Per rubare le auto, tutte quante a Siracusa, due ladri avrebbero usato la tecnologia, disponendo di congegni elettronici in grado di interagire con le centraline dei veicoli. E così, quasi senza fare troppi sforzi, sarebbero riusciti non solo ad aprire le portiere senza un graffio ma anche di avviare il motore con un semplice click. Sono stati gli agenti della Squadra mobile di Siracusa, al comando del dirigente Gabriele Presti, ad identificare ed arrestare i presunti responsabili,  Giuseppe Basso, 51 anni, e Giovanni Bonavita, 38 anni, di Francofonte, entrambi con precedenti penali,  destinatario di una misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Siracusa su richiesta della Procura aretusea.

I due, che sono ai domiciliari in attesa degli interrogatori di garanzia, avrebbero rubato due Fiat Panda ed una Fiat Punto, ma sono state i filmati delle telecamere di sicurezza delle zone in cui sono avvenuti i furti ad incastrarli. La scansione delle immagini hanno permesso ai poliziotti di individuare il loro modus operandi.

“Il modus operandi dei ladri seguiva un suo rituale – fanno sapere dal palazzo della Questura di Siracusa – perché l’indagine consentiva di acquisire numerosi elementi indiziari a carico dei due che, rubate le autovetture, le facevano seguire da quella in loro uso, ovvero un’Alfa Romeo 147. In particolare, alla fine di giugno 2020 il mezzo dei ladri, come immortalato dalle immagini estrapolate dai circuiti di video sorveglianza, transitava in una delle vie cittadine, seguendo una Fiat Panda da poco rubata. Significativo è pure il video che ritrae uno dei ladri mentre ruba un’autovettura parcheggiata avviandone il motore con l’utilizzo delle apparecchiature elettroniche”.

Sono stati identificati anche con l’aiuto delle celle telefoniche, in quanto, secondo quanto svelato dalla polizia, le loro utenze sono state agganciate a Siracusa nel momento in cui si consumavano i furti. Inoltre, gli agenti, al termine delle perquisizioni, hanno posto sotto sequestro i congegni elettronici usati dai presunti ladri per le loro azioni.