E’ finito sotto processo un uomo di 68 anni, residente a Floridia, nel Siracusano, accusato di lesioni ai danni di una donna, 32 anni, originaria della Nigeria. Una storia che ha origine nel 2017 quando l’uomo si sarebbe offerto di aiutarla a fare compere, accompagnandola con la sua macchina al supermercato. I due, da quanto emerso nell’inchiesta coordinata dai magistrati della Procura di Siracusa, si conoscevano da qualche tempo: lui era cliente  di un negozio di bigiotteria in cui lavorava la trentaduenne, sposata e con un figlio. Si sarebbero scambiati i numeri, poi un giorno il sessantottenne, sapendo delle difficoltà della donna a spostarsi per via del fatto che il marito era detenuto, l’avrebbe contattata.

La nigeriana, che avrebbe dovuto per forza recarsi al supermercato, avrebbe accettato di buon grado l’offerta e così quell’uomo sarebbe passato a prenderla. Con lei c’era il figlio minorenne, che si sarebbe seduto dietro, stando ad una prima ricostruzione, ma i primi sospetti sulle vere intenzioni dell’imputato sarebbero venuti alla vittima quando avrebbero percorso un’altra strada, ben lontana da quella per il supermercato.

A quel punto, l’uomo le avrebbe messo le mani addosso, provando ad avere un approccio, ma la reazione della trentaduenne sarebbe stata furente, infatti si sarebbe impossessata delle chiavi dell’auto. Il sessantottenne l’avrebbe afferrata per un braccio, sotto gli occhi del figlio della donna, ed avrebbe provato a strapparle il telefonino. In soccorso della vittima, sarebbe poi arrivato un passante che ha bloccato il presunto aggressore per poi chiedere l’intervento delle forze dell’ordine.

La donna, difesa dall’avvocato Natale Vaccarisi, ha raccontato tutto agli inquirenti e nel corso della sua deposizione in aula ha svelato il particolare del cellulare che l’imputato avrebbe voluto prendere. A questo punto, il pubblico ministero sta valutando la possibilità per contestare non solo il reato di lesioni ma anche di rapina.