dopo gli scontri tra i sindacati e la direzione del penitenziario

Le proteste al carcere di Augusta, interrogazione parlamentare al ministro Cartabia

La situazione incandescente al carcere di Augusta con lo scontro tra i sindacati e la direzione del penitenziario e la protesta dei detenuti è finita sul tavolo del Governo nazionale. Il deputato nazionale di Fratelli d’Italia Andrea Delmastro Delle Vedove ha presentato un’interrogazione al ministro della Giustizia Marta Cartabia.

“Le proteste nel penitenziario”

“E’ stato riportato – scrive nella sua interrogazione il deputato – che i detenuti hanno dato recentemente dato vita a una protesta, rifiutando i pasti e per tre volte al giorno hanno battuto le scodelle contro le celle per parecchi minuti. La protesta dei detenuti è avvenuta poche ore dopo la conclusione della manifestazione, davanti all’ ingresso del carcere di Augusta, degli agenti di Polizia penitenziaria iscritti ai sindacati dell’Osapp, Sinappe, Uspp, Fns Cisl, Cnpp Fsa, Cgil Fp”.

Struttura precaria

Il deputato nazionale ritiene, sulla scorta delle relazioni dei sindacati, che le condizioni del carcere sono precarie. Gli stessi sindacati hanno chiesto la rimozione dell’attuale amministrazione carceraria.

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” Ci sarebbe una grave carenza d’acqua – dice il deputato – mai risolta e il mancato adeguamento alla riforma prevista dal regolamento di esecuzione del 2000. Vi sarebbero ancora parecchie sezioni in cui le camere dei detenuti mancano della doccia interna, con conseguente notevole aumento di carico di lavoro. Per finire, mancherebbero servizi igienici in alcuni posti di servizio del personale di Polizia penitenziaria, come il block-house esterno e il reparto semilibertà”.

Sovraffollamento

Tra le criticità anche il sovraffollamento della popolazione carceraria. “Stando ai numeri forniti dai sindacati di Polizia penitenziaria, sono 450 i detenuti, una cifra che va oltre la capienza massima di circa 250. Come se non bastasse, il personale in servizio è insufficiente, in quanto, in organico ci sono 190 agenti, troppo pochi per una popolazione carceraria numerosissima e infatti, da anni, i sindacati chiedono di aumentare la forza lavoro;
nei giorni scorsi, si è anche scoperto che tre detenuti, reclusi in una sezione adesso isolata, hanno
contratto il Covid19”.

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“Condotta antisindacale del comandante”

Al ministro è stata sottoposta un’altra vicenda riportata dai sindacati, in merito ad una presunta  condotta
antisindacale del Comandante di reparto e dal Direttore della struttura, i quali “avrebbero dato ordine di non far accedere ai locali del bar gli agenti presenti alla manifestazione che necessitavano di acquistare delle bottiglie d’acqua, consentendo l’accesso solo in caso le delegazioni avessero accettato di partecipare alla riunione di contrattazione convocata dal Direttore per la stessa data” conclude il deputato nazionale di Fratelli d’Italia Andrea Delmastro Delle Vedove.

 

 

 

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