Non avrebbero indossato la cintura di sicurezza, il conducente dell’Alfa Romeo 147, un 45enne originario della Polonia, e Giovanni Lo Pilo, 18 anni, di Pedagaggi, nel Siracusano, quest’ultimo morto oltre una settimana fa nell’incidente stradale sulla Francofonte-Pedagaggi.

Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, non ci sarebbero altri mezzi coinvolti, l’uomo alla guida della macchina avrebbe perso il controllo, per cause ancora da accertare, e le sue condizioni sono piuttosto serie: si trova ricoverato all’ospedale Cannizzaro di Catania mentre il ragazzo, studente del liceo Vittorini-Gorgia, non è riuscito a farcela e dall’esito dell’autopsia, eseguita dal medico legale, sono state fatali le lesioni sul suo corpo. Da quanto emerso nel lavoro del consulente della Procura di Siracusa, il giovane non è morto su colpo ma i soccorritori non sono riusciti nel tentativo di tenerlo in vita fino all’arrivo in ospedale.

La zona in cui si è verificato l’incidente è piuttosto impervia, insomma una serie di circostanze non sono state favorevoli al diciottenne, i cui funerali sono stati celebrati nelle ore successive alla conclusione dell’autopsia. Al rito funebre hanno partecipato i genitori, il fratello, la sorella e gli altri parenti, ancora increduli per quanto accaduto. Gli amici ed i compagni di scuola, in questi giorni, hanno depositato mazzi di fiori e messaggi in prossimità dell’ingresso dell’istituto, per il momento chiuso, come tutte le scuole superiori, a causa dell’emergenza sanitaria. Ma non si placa il loro dolore per la sorte di Giovanni, che era salito nella macchina del 45enne per un giro prima di fare ritorno nella sua abitazione.

C’è ancora un aspetto da chiarire, se il conducente della macchina era in condizione di guidare. Gli inquirenti, infatti, hanno disposto gli esami tossicologici per verificare se il polacco avesse assunto sostanze alcoliche o droghe prima di mettersi al volante della macchina. Nelle prossime ore arriveranno i risultati così come l’iscrizione nel registro degli indagati per omicidio stradale, come atto dovuto innanzitutto.

 

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