Se a Palermo è scontro politico sul Pride, a Siracusa si respira tutt’altro clima. A presenziare la conferenza stampa di presentazione della manifestazione, che si terrà l’1 luglio è stato il sindaco, Francesco Italia, fresco di rielezione, da sempre impegnato nelle battaglie per i diritti civili. La madrina del Pride, che a Siracusa si organizza per il decimo anno consecutivo, dall’anno in cui proprio Italia ha messo piede a Palazzo Vermexio, in quel periodo come vicesindaco, sarà Vladimir Luxuria.

“Sui diritti mai nulla di scontato” dice Italia

“Il prossimo anno sono dieci anni di Pride a Siracusa dice Italia – ma non bisogna dare nulla per scontato, i diritti non sono scontati ma sono preziosi e bisogna sempre combattere soprattutto quando nel mondo e non sono in Italia vengono messi in discussione. Non si tratta solo di un fatto politico: quando il Comune di Siracusa riconosce i figli di coppie omogenitoriali non lo fa solo per i genitori ma soprattutto per la tutela dei figli. A un bambino non puoi appioppare, appena nato, un’etichetta di diversità che poi può trasformarsi in uno stigma, o un ostacolo per il suo pieno sviluppo psico attitudinale. Il Pride non è solo una parata, ma un evento culturale di divulgazione e confronto anche con pensieri diversi”.

La marcia in città

Nel corso della conferenza stampa sono stati spiegati i dettagli della manifestazione. “La grande settimana del Siracusa Pride 2023 – ha dichiarato in conferenza stampa il presidente di Arcigay Siracusa, Armando Caravini – è alle porte. Ritorna il Village con eventi culturali e sociali con tanti ospiti il 29 e 30 giugno dalle 18 al monumento dei caduti e la grande parata finale il 1° luglio insieme alla nostra madrina Vladimir Luxuria. Attraverseremo da nord a sud gran parte della città perché vogliamo affermare con ancora più forza le nostre istanze e rivendicazioni riprendendoci le vie le piazze, le strade della nostra città per fare sentire forte la nostra voce contro un governo che tenta di oscurarci e di annullare le nostre famiglie. È il momento della battaglia politica e noi siamo pronti nella consapevolezza che la maggioranza dei cittadini sostiene la nostra causa. il Pride è nei fatti la più grande opposizione a questo governo”.

Stoccata a Meloni

Il presidente di Stonewall Siracusa, Alessandro Bottaro, rappresentato in conferenza dalla vice presidente Tiziana Biondi, ha dichiarato: “Cancellare è il verbo più caro al governo Meloni, che in meno di un anno attraverso leggi, leggine e provvedimenti ministeriali ha cercato di far arretrare il nostro paese di un bel po’ di anni. Donne, migranti, le persone trans, le famiglie arcobaleno, il dissenso e l’autodeterminazione i bersagli preferiti del caro presidente Giorgia Meloni e dei suoi sodali ministri. Nemmeno i Pride sono usciti indenni da questa mattanza, patrocini regionali e comunali ritirati, disparità di trattamento e boicottaggio come nel recente Catania Pride.