Hanno chiesto al gup del Tribunale di Siracusa l’assoluzione dall’accusa di duplice omicidio gli avvocati di Giampiero Riccioli, 51 anni, il ristoratore siracusano finito sotto processo per la morte dei 2 badanti campani Alessandro Sabatino, 40 anni, e Luigi Cerreto, 23 anni.
“Mancano indizi”
Nel corso della sua arringa, durata oltre un’ora l’avvocato Antonio Meduri (l’altro difensore è Dario Lombardo), ha puntato sulla precarietà degli indizi a carico dell’imputato.
Secondo quanto indicato dal collegio difensivo, l’unico elemento su cui si è costruito il castello accusatorio è il luogo del ritrovamento dei cadaveri, rinvenuti nel febbraio scorso nel sottosuolo della proprietà del ristoratore, in contrada Tivoli.
Un delitto senza movente
La difesa ha toccato un’altra questione, quella relativa al movente. Secondo quanto emerge nella ricostruzione della Procura generale di Catania, che ha sollecitato l’ergastolo al termine della requisitoria, ci sarebbe stata una lite tra l’imputato e le vittime con quest’ultime che avrebbero minacciato il ristoratore di rivolgersi alle forze dell’ordine per denunciare dei presunti casi di maltrattamenti ai danni del padre anziano.
Inoltre, sarebbero sorte, a parere dell’accusa, delle divergenze sul compenso ai badanti, arrivati a Siracusa da Caserta, dopo aver risposto ad un annuncio di lavoro del 51enne per l’assistenza all’anziano genitore.
I dubbi della difesa
Per l’avvocato Antonio Meduri, un delitto così efferato e brutale per un compenso di appena 800 euro è inspiegabile, fuori da ogni logica, secondo la tesi della difesa, così come esagerata sarebbe una reazione così cruenta alle minacce di una denuncia per maltrattamenti.
Arma non trovata
Sono stati sollevati altri punti dalla difesa, tra cui la mancanza dell’arma con cui sono stati uccisi i due badanti. L’esito dell’autopsia del medico legale sulle salme ha evidenziato che le vittime sono state prima legate e poi uccise a colpi di pistola.
“Modalità da professionisti”
“L’arma non è stata mai trovata – dice a BlogSicilia l’avvocato Antonio Meduri – le modalità del delitto fanno pensare ad un’esecuzione compiuta da uno o più professionisti mentre il mio assistito non ha praticamente precedenti penali”.
E poi c’è un altro particolare sollevato dalla difesa: la mancanza di tracce ematiche nella casa in contrada Tivoli.
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