Il provvedimento del Governo nazionale che, di fatto, salva la Lukoil ed a cascata tutto il Petrolchimico di Siracusa è il riconoscimento della sua strategicità, sotto l’aspetto energetico e produttivo. Ne sono certi i sindacati che, divisi sulla manifestazione del 18 novembre tenutasi a Siracusa, hanno ritrovato l’unità ed il medesimo obiettivo: rilanciare la zona industriale con investimenti pubblici per evitare di incappare in una nuova crisi.

“Servono investimenti” dice Lionti (Uil)

“Il decreto del Governo per Lukoil mette in sicurezza i posti di lavoro, ma il Petrolchimico merita di più. Adesso, servono investimenti perché finalmente una realtà importantissima non solo per Siracusa e per la Sicilia

“Risolto problema dell’embargo” sostiene Carasi (Cisl)

“Un plauso va fatto al lavoro svolto dal Governo nazionale – dice a BlogSicilia il segretario della Cisl Siracusa-Ragusa, Vera Carasi – che ha avuto grande attenzione sulla vicenda Lukoil. E’ una vertenza importanza su cui noi abbiamo acceso i riflettori con la grande manifestazione del 18 novembre, che è stata fortemente voluta dalla Cisl. Un provvedimento, quello del Governo nazionale, che dà tranquillità ai 10 mila lavoratori dell’intero comparto del Petrolchimico, tra diretti ed indotto”.

“Esso rappresenta il 53 per cento del Prodotto – continua Carasi – interno lordo locale ma dobbiamo ricordare che fornisce carburante a tutta la Sicilia, tra cui gli aeroporti dell’isola,  mentre in Italia incide con una percentuale importante, intorno al 22 per cento. Vero è che è una amministrazione fiduciaria per 12 mesi prorogabile per altri 12 ma in questo momento abbiamo risolto il problema dell’embargo al petrolio russo”

“Ora risanamento della zona industriale” rilancia Alosi (Cgil)

“Il provvedimento approvato ieri dal Consiglio dei ministri va nella direzione delle richieste che da più parti, dal mondo politico e sindacali, sono pervenute in queste settimane” afferma a BlogSicilia il segretario della Cgil Siracusa, Roberto Alosi.

“L’indicazione di un’amministrazione fiduciaria raggiunge – aggiunge Alosi – il risultato di superare la data del 5 dicembre, giorno in cui scatterà l’embargo alle importazioni di petrolio dalla Russia, ma vedremo nei prossimi giorni l’articolazione completa del provvedimento del Governo. Si tratta, a nostro avviso, di un passo verso un altro tema importante, quello del risanamento e della riconversione industriale. E’ importante avere definito l’impianto Lukoil strategico per l’approvvigionamento energetico del paese. Vigileremo con grande attenzione per la tutela dei lavoratori ma anche per gli sviluppi futuri del Polo industriale”.

Il decreto firmato ieri dal Governo per Lukoil è un passo importante per mettere in sicurezza un asset economico importante per l’area e per l’intera Sicilia. Vigileremo sulla sua attuazione ma chiediamo al contempo alla Regione di fare la sua parte anche per la risoluzione del problema ancora aperto del depuratore consortile”. Lo affermano in una nota congiunta i segretari della Filctem Cgil Sicilia e della Filctem di Siracusa, Giacomo Rota e Fiorenzo Amato