I carabinieri di Siracusa ed i magistrati della Procura distrettuale antimafia di Siracusa sono certi: Luca Costanzo, 39 anni, coinvolto nell’operazione Borgata, culminata con 19 arresti, era il capo non solo dello storico quartiere, da cui prende il  nome l’inchiesta, ma anche il reggente della cosca di Santa Panagia, in difficoltà dopo la catena di condanne rimediate dai capi della consorteria criminale.

L’investitura

Nelle intercettazioni, emerge che Costanzo era indicato come il “re” ed avrebbe goduto del sostegno dei componenti storici della cosca Santa Panagia, come Davide Pincio, tra gli arrestati della settimana scorsa, così come, secondo quanto sostenuto dagli inquirenti, avrebbe avuto l’investitura da Giovanni Latino, anche lui ritenuto esponente della stesso clan. L’inchiesta dei carabinieri e dei magistrati della Dda di Catania è, però, cristalizzata in un periodo ben preciso, in particolare tra novembre del 2019 ed aprile del 2021.

Il “re” vittima di un agguato

Evidentemente, qualcosa deve essere cambiato nel periodo successivo, perché il 30 dicembre dello scorso anno, alla vigilia della notte di San Silvestro, Luca Costanzo mentre si trovava in corso Timoleonte, zona che ricade nel rione della Borgata, fu gambizzato a colpi d’arma da fuoco da un 54enne, originario di Tortorici, intercettato dai carabinieri nei giorni successivi all’agguato.

L’analisi dei filmati di videosorveglianza consentì di accertare ai militari di svelare la dinamica dell’accaduto e di identificare il presunto autore del fatto, che è stato condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione, con l’accusa di lesioni gravi e non di tentato omicidio, al termine del processo in primo grado celebrato davanti al gup del Tribunale di Siracusa.

Forse un avvertimento

Un episodio, quello dell’agguato, che, naturalmente, non compare nell’operazione Borgata, in quanto successivo all’inchiesta dei carabinieri e della Dda. E’ stata aperta una indagine sulla gambizzazione di un anno fa e c’è da comprendere se si tratta di una faccenda privata tra la vittima ed il 58enne, o, invece, una intimidazione connessa alle presunte attività illecite contestate al 39enne.

Le intercettazioni

Nelle intercettazioni, i carabinieri avrebbero scoperto una certa insofferenza verso la leadership di Costanzo: un aspetto non di poco conto, almeno a sentire le conversazioni tra due persone, legate da vincoli di parentela.

Interlocutore 1: le persone migliori, te le dico io che ci sono sempre in queste cose…dicono che lui è il re… Alla Borgata bisogna chiedere il permesso se devono fare qualche cosa

Interlocutore 2: va bene, devono uscire le persone e poi vediamo se è sua…

Interlocutore 1: ma almeno sai cosa ha fatto?…Tanto tempo fa si è fatto il carcere per una cosa….

Interlocutore 2: ma cosa ha fatto… ha ammazzato quel bambino, Steven

Luca Costanzo è indicato come l’autore, quando era ancora minorenne, insieme ad una altra persona, dell’omicidio di Gaetano Steven Barbieri, ucciso a colpi d’arma da fuoco il 2 luglio del 2001 in via Immordini, nel rione di Santa Panagia.

Interlocutore 1: vedi che questo è bastardo

Interlocutore 2: ma siccome gli altri sono scemi no…. ma ancora non si sta zitto, cosa ha fatto ma chi cazzo è