I provvedimenti di fermo per associazione mafiosa, traffico di droga ed armi, sono stati emessi nei confronti di Giuseppe Guarino, Steven Curcio, Domenico Piazzese e Luigi Scollo. Sono accusati dagli agenti di polizia di Siracusa e dai magistrati della Dda di Catania di far parte del gruppo Borgata, costola della cosca dominante Bottaro-Attanasio, operante nel quartiere di Santa Lucia, nel cuore di Siracusa.

Il ruolo di Guarino

Secondo quanto emerge nell’inchiesta della Procura distrettuale antimafia di Catania, Guarino, 41 anni, è indicato come il reggente della cosca, azzoppata nel novembre scorso da una retata dei carabinieri che arrestarono, al termine dell’operazione Borgata 19 persone, tra cui uno ritenuto il capo del gruppo, Luca Costanzo.

Arrestati padre e figlio

Nel corso delle perquisizioni legate al blitz dell’alba di oggi, solo state anche arrestate due persone, padre e figlio, in flagranza di reato perché trovati in possesso di armi, munizioni e droga.

Il processo Borgata

Guarino, negli anni scorsi, finì in un’altra inchiesta antimafia della Squadra mobile di Siracusa, relativa agli anni compresi tra il 2009 ed il 2010.

L’organigramma

Al vertice del sodalizio, in quel periodo, c’era Giuseppe Curcio, diventato negli anni scorsi collaboratore di giustizia, che avrebbe ricevuto il permesso dalla cosca Bottaro-Attanasio di operare nello storico quartiere di Santa Lucia, svolgendo, in totale autonomia, ogni affare, dalle estorsioni fino al traffico delle sostanze stupefacenti. A conclusione del processo di primo grado, nel marzo dello scorso anno, Guarino è stato assolto insieme al fratello Massimo Guarino e la madre, Rita Attardo. 

Le assoluzioni

La decisione di Giuseppe Curcio di pentirsi avrebbe cambiato l’organigramma del gruppo, in cerca di un capo: secondo gli inquirenti, le redini sarebbero passate ai fratelli Guarino, Giuseppe e Massimo, poi finiti in carcere ma il Tribunale, presieduto da Salvatore Cavallaro, non ha ritenuto solide queste ricostruzioni.

Il ruolo dei pentiti

A novembre, furono i carabinieri ad infliggere un duro colpo al gruppo Borgata. A supporto delle indagini, ci furono le rivelazioni di due pentiti: Francesco Capodieci, ex ras del Bronx, e Christian ToromoscaF. “Dal 2019 ad oggi ho collaborato – si legge nella dichiarazione di Toromosca – tra il luglio ed il settembre scorsi – con mio cugino Luca Costanzo, capo del gruppo della Borgata.  Il gruppo di Costanzo aveva una piazza di spaccio in via Enna gestita da Assenza (Gianclaudio) per conto di Luca Costanzo. Assenza aveva un gruppo di ragazzini che lo aiutavano nello spaccio…Era Johnny Pezzinga a rifornire la piazza di Assenza di cocaina”.