Pensava di poter speculare sulle mascherine che aveva nel suo negozio e così avrebbe applicato un ricarico complessivo pari a 17.400%. Un prezzo enorme che avrebbe voluto fare pagare ai consumatori, approfittando dell’enorme richiesta di queste protezioni e della carenza del prodotto ma il suo piano è andato a monte quando nella sua attività commerciale sono entrati i militari della Guardia di finanza che lo hanno denunciato non solo per quella vendita a prezzi folli ma anche perché, nonostante le restrizioni del Governo, aveva aperto al pubblico.
“Nei giorni scorsi, proprio nel corso di queste attività,eseguita – spiega il comandante provinciale della Guardia di finanza, il colonnello Luca De Simone – presso un esercizio commerciale di Avola, i militari della Tenenza di Noto hanno riscontrato che il titolare ha messo in vendita mascherine chirurgiche applicando un eccessivo ricarico, nonostante le avesse acquistate al prezzo di 0,02 euro l’una”. Le indagini sono iniziate dopo una segnalazione alle Fiamme gialle di Noto da parte di un cliente che, ritenendo eccessivo il prezzo per l’acquisto di quelle mascherine di uso chirurgico, ha pensato di rivolgersi alle forze dell’ordine.
“Le Fiamme Gialle hanno sequestrato tutte le mascherine e il proprietario del negozio è stato denunciato per il reato di manovre speculative su merci, che prevede anche la reclusione fino a tre anni.Il commerciante è stato inoltre segnalato all’Autorità giudiziaria per violazione all’articolo 650 c.p., in quanto la sua attività, a norma delle vigenti disposizioni, non è risultata compresa tra quelle al momento esercitabili”.
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