Mini sbarco di migranti a Portopalo di Capo Passero, nel Siracusano, dove i carabinieri ed i militari della Guardia costiera hanno trovato sulle strade del borgo marinaro sette stranieri, arrivati, secondo la Capitaneria di Porto, a bordo di un gommone di circa sei metri.
“Abbiamo avuto una sorpresa questa mattina, trovando –dice l’assessore comunale di Portopalo Corrado Lentinello – già a terra sette migranti sbarcati proprio poco fa. A Portopalo di Capo Passero, dove non c’è nessun hotspot, non ci sono strutture adeguate, ma c’è un popolo che vive il porto per portare da mangiare ai propri figli, alle proprie famiglie. Fortunatamente sono stati subito bloccati lontano dal passaggio di persone, ma per caso fortuito, non per organizzazione dello Stato Italiano che non esiste, e grazie all’intervento tempestivo dei carabinieri e della capitaneria del nostro paese”. I militari della Capitaneria di Porto, la polizia ed i carabinieri hanno avviato le indagini sullo sbarco: il gommone è stato sequestrato ma occorrerà verificare se ci sono altri stranieri arrivati insieme a questi sette, che, nelle prossime ore, saranno sottoposti ai tamponi.
Frattanto, sono stati rintracciati e riportati al Cara di Pian del Lago di Caltanissetta 125 migranti su un totale di 184 che si erano allontanati ieri dalla struttura. I migranti erano obbligati a rispettare la quarantena. Ieri però, intorno alle 18, hanno iniziato una fuga di massa. Le forze dell’ordine hanno lavorato tutta la notte per rintracciarli e stanno continuando le ricerche. Molti migranti sono fuggiti scalzi tra le campagne. “Mi sto recando in Comune – ha detto il sindaco Roberto Gambino – a scrivere una nota al ministro Luciana Lamorgese ribadendo che la struttura di Caltanissetta non è in grado di contenere queste persone, perché evidentemente non è idonea. Pretendo che non venga più nessuno a Caltanissetta e che il Cara venga svuotato da chi è in i quarantena. Ringraziamo le forze dell’ordine per aver rintracciato più di 100 migranti ma rimango dell’opinione che non possano stare qui”.
Commenta con Facebook