“Sono vittima del bullismo, ero esasperato”. Si è difeso così un 15enne di Pachino, nel Siracusano, fermato nella giornata di venerdì scorso dai carabinieri per aver accoltellato un coetaneo in via Plebiscito, a Pachino, al culmine di una lite.

Convalida del fermo e carcere

Nelle ore scorse, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale dei minori di Catania ha convalidato la misura cautelare nei confronti del minore, accusato di tentato omicidio. Nel corso del suo interrogatorio, il ragazzino, assistito dall’avvocato Ornella Burgaretta, ha ammesso i fatti ed ha collaborato alle indagini dei militari, fornendo le ragioni di quel gesto, riconducibile ad una condizione psicologica frustrante, in quanto da tempo sarebbe rimasto vittima di episodi di bullismo.

Studente accoltellato a Siracusa

Ma gli episodi di violenza tra giovani sono sempre più frequenti nel Siracusano. Nelle settimane scorsa a Siracusa un giovane studente Erasmus è stato accoltellato da un gruppo di ragazzi, non ancora identificato, in prossimità di un locale della movida.

Sparatoria ad Avola

Ad Avola, nelle settimane scorse, due gruppi di ragazzi si sono affrontanti in una discoteca fino allo scoppio di una rissa proseguita nel parco Robinson e culminata con due feriti, raggiunti da alcuni colpi di pistola.

Tre arresti per tentato omicidio

Sono stati arrestati dai carabinieri  Salvatore Paolo Di Pietro, avolese, accusato insieme ad altri due indagati, Maurizio junior Di Pietro e Antonio Amore, di tentato omicidio plurimo.

Salvatore Paolo Di Pietro, difeso dall’avvocato Natale Vaccarisi, si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha rilasciato dichiarazioni spontanee al giudice per le indagini preliminari, lo stesso che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Indagato ammette i fatti ma chiarisce dinamica

L’indagato, ritenuto dai carabinieri come colui che avrebbe premuto il grilletto, avrebbe ammesso i fatti contestati ma, allo stesso tempo, ha fornito dei chiarimenti in merito alla ricostruzione dei militari, sulla scorta delle dichiarazioni della vittima.

Gli interrogatori degli altri due

Secondo l’indagato, la dinamica avrebbe avuto un altro corso ed al termine della sua deposizione è tornato nella sua cella, nel penitenziario di Noto.  In merito agli interrogatori degli altri due indagati, se ne parlerà l’11 aprile.

La ricostruzione dei carabinieri

Secondo quanto fornito nella giornata di ieri dal comando provinciale dei carabinieri, a capo delle indagini, coordinate dai magistrati della Procura,  il giovane che aveva in mano la pistola, uscendo dalla sua macchina, avrebbe puntato una pistola verso l’auto occupata da una delle vittime, che si è data alla fuga a piedi verso la spiaggia, riuscendo a evitare i colpi esplosi alle sue spalle.

A quel punto, si sarebbe avvicinato a un’altra macchina in sosta con all’interno un amico del ragazzo fuggito e, dopo avergli puntato la pistola alla tempia, gli ha sparato a un ginocchio, dileguandosi con i due complici.

 

 

 

 

 

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