la decisione dopo le risse

Movida selvaggia a Marzamemi, sindaco sospende tutti gli eventi musicali

Non ha detto la “festa è finita” ma quasi il sindaco di Pachino dopo le risse dello scorso fine settimane avvenute a Marzamemi, borgo marinaro cuore della movida della zona sud del Siracusano. Le preoccupazioni per il prossimo week-end e gli allarmi lanciati dai residenti e dagli operatori turistici hanno convinto Carmela Petralito a sospendere tutti gli eventi musicali, fino a nuovo ordine.

Eventi musicali sospesi

“Come preannunciato, da oggi e fino a nuove disposizioni, in tutto il territorio del Comune di Pachino sono sospesi gli eventi di intrattenimento musicale attuati all’esterno degli esercizi pubblici. E’ però consentita la diffusione sonora di sottofondo internamente alla sola area di pertinenza, a volume tale da non costituire immissione all’esterno della stessa area” si legge in un post sulla pagina social del sindaco di Pachino.

Le risse

Le risse hanno visto come protagonisti gruppi di giovani ubriachi che, non contenti, hanno aggredito alcuni commercianti della zona.

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Allarme del Pd

“Le notizie preoccupanti che arrivano da Marzamemi, teatro di risse tra giovani, aggressioni e minacce ad alcuni commercianti del luogo, suonano terribili e richiamano inevitabilmente ciò che solo la scorsa settimana è avvenuto a Siracusa” spiega il segretario del Pd di Siracusa, Salvo Adorno, che parla di emergenza.

Emergenza legalità

“Ci troviamo davanti ad una vera e propria emergenza legalità, della quale avevamo avuto le avvisaglie in passato ma che oggi è esplosa in tutta la sua violenza. Episodi del genere fanno male ai cittadini, al turismo responsabile, allo sviluppo e minano i sacrifici di quanti, seguendo le regole, hanno deciso di investire sul futuro del nostro territorio” argomenta il segretario del Pd di Siracusa.

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La denuncia di un operatore turistico

“Siamo alla vigilia della festa del 1° Maggio ed il rischio che succeda il bis è reale. Se non si fermano questi disturbatori, Marzamemi rischia di diventare un luogo della degenerazione. Altro che turismo. Di fronte a questi episodi di violenza, saranno tante le famiglie a rinunciare alle vacanze e cominceranno le disdette negli alberghi, case vacanze, b&b e ristoranti. Dopo due anni di pandemia sarebbe una vera mazzata per l’economia locale” denuncia un operatore turistico, Riccardo Gennuso.

 

 

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