Fa discutere molto quanto accaduto nella giornata di sabato al Porto di Siracusa dove, a causa di una tromba d’aria, si sono spezzati gli ormeggi di una nave da crociera della Msc.
Le indagini
Gli inquirenti, tra cui Procura di Siracusa e Capitaneria di Porto, stanno svolgendo degli accertamenti per verificare se vi sono delle responsabilità in questo incidente, che ha causato dei danni ad una banchina e soprattutto ad alcune imbarcazioni, ormeggiate in un circolo nautico, “toccate” dalla nave mentre era momentaneamente alla deriva.
Per il presidente delle Attività portuali di Confcommercio, Francesco Diana, si sarebbe trattato di un incidente, legato alla tromba d’aria.
Senta, chi fornisce le autorizzazioni per entrare in porto?
Una nave non è che arriva in porto ed ormeggia dove capita, come se ci trovassimo in un parcheggio. Deve presentare una domanda di approdo che viene valutata dalla Capitaneria di Porto. Aggiungo che, in caso di una banchina utilizzata per la prima volta, si pronuncia una commissione ormeggi. Va detto che la Capitaneria di Porto si avvale di competenze tecniche per decidere se rigettare o meno la domanda.
Non è che non sono state adottare tutte le misure di sicurezza?
Questo tipo di nave poteva stare lì, non ho dubbi sul fatto che il comandante della nave abbia preso tutte le precauzioni ed adottato tutte le misure di sicurezza necessarie. Avrà tenuto a mente l’allerta, avrà rafforzato gli ormeggi, peraltro la banchina ha retto benissimo perché le bitte non sono state sradicate: sono lì e funzionano ancora
E come se lo spiega?
Si sono rotti i cavi da ormeggio perché, evidentemente la pressione del vento, in quel momento, è stata esagerata. Ma si tratta di casi fortuiti. Del resto, basta vedere quello che è successo in città con i danni causati dalla tromba d’aria. Sono fatti eccezionali, in cui c’entra la natura.
E le banchine? Possiamo dire che sono ancora sicure?
Le banchine hanno retto: la nave da crociera era sulla numero 3 e non si registrano danni mentre in merito alla 4, che è quella accanto alla Capitaneria, si sono rotte delle basole ma non possiamo parlare di un danno mostruoso, per fortuna.
Ci sono stati danni alle barche di un circolo nautico..
Da quanto si apprende la nave da crociera ha scarrocciato verso le imbarcazioni, per cui va data massima solidarietà a chi ha subito dei danni.
E chi pagherà adesso?
Non posso stabilire cosa accadrà su quanto accaduto ma posso dire che queste grandi navi sono assicurate. Anzi, va detto che nel sistema dello shipping internazionale esiste il cosiddetto, P&I, Protection and Indemnity, che riunisce tutti gli armatori.
(I P&I Club sono associazioni mutualistiche specializzate in coperture assicurative a favore dei propri membri (ovvero “assicurati”), operanti nel settore marittimo, che versano un premio chiamato call ndr)
Ritiene sia troppo corta la distanza tra la banchina e quel circolo nautico?
Non sono un pilota ma conosco tutti i porti d’Italia. Posso dire che in altre rade si predispongono ormeggi con spazi di manovra più piccoli rispetto a quelli del Porto di Siracusa. Non penso sia questa l’emergenza e prova ne è che l’incidente non è accaduto nel corso di una manovra. Durante l’anno, in quella banchina, transitano circa 60 navi e non è mai emerso il problema della distanza con il circolo nautico, che, peraltro, è lì da parecchi anni.
In merito alle operazioni di soccorso, che ne pensa?
Gli operatori portuali hanno agito con estrema prontezza, del resto, pochi minuti dopo l’evento, sono arrivati gli ormeggiatori, i rimorchiatori, i piloti, tutti quanti insomma. Quanto accaduto dimostra che ci sono grandi competenze e professionalità attorno al porto di Siracusa.
Commenta con Facebook