La stagione musicale a Siracusa per l’estate 2023 si preannuncia molto calda. Al Teatro greco sono previsti concerti di spessore internazionale: i Negramaro, per festeggiare i 20 anni di carriera, si esibiranno per tre giorni e lo stesso faranno alle Terme di Caracalla, a Roma, ed all’Arena di Verona.

Le star della musica a Siracusa

Ma ci saranno altre star della musica nell’antica cavea, come Giorgia, Gianni Morandi, Massimo Ranieri, Antonello Venditti, Biagio Antonacci, Carmen Consoli, Zucchero ed il Volo. Niente male, considerato che negli anni scorsi la città “reclamava” spettacoli musicali di livello, come era accaduto nel 2006, al Pala Fontane Bianche, che ora non c’è più, dove vi fu una sequenza di concerti con dei big, come Jovanotti, De Gregori, Consoli, Zucchero e soprattutto il maestro Franco Battiato.

Il partito del No

C’è, però, il partito del No, contrario agli spettacoli musicali al Teatro greco di Siracusa, anche un anno fa, sempre per via dei concerti, fu lanciato l’allarme da un gruppo di archeologi sulla precarietà dell’antica cavea. C’è da dire, però, che per accogliere gli spettatori si utilizzeranno le pedane in legno, le stesse usate ormai da anni durante le rappresentazioni classiche organizzate dalla Fondazione Inda.

“Teatro greco cariato”

Per i “puristi”, riunitisi nel Comitato tutela Teatro greco,  però, non va bene, e nel documento in cui spiegano le ragioni del no, sottolineano le preoccupazioni manifestate già un anno fa dal professore Lorenzo Lazzarini dell’Università di Venezia, “ritenuto la più autorevole voce in campo internazionale in materia di conoscenze e competenze tecniche sui materiali lapidei, non ha esitato a dire che il Teatro Greco è “cariato e alveolato” si legge nel documento (firmato da Beatrice Basile, Marina De Michele, Alessandra Trigilia, Salvo Baio, Mario Blancato, Antonino Di Guardo, Roberto Fai – hanno aderito ad oggi: Giuseppe Astuto, Giacomo Biondi, Elio Cappuccio, Fabio Caruso, Umberto Di Giovanni, Paolo Fai, Massimo Frasca, Corrado Giuliano, Vera Greco, Paolo Madella, Paolo Magnano, Maria Cristina Marino, Mariella Muti, Egidio Ortisi, Katia Perna, Pietro Piazza, Augusto Sinagra, Paolo Tuttoilmondo, Anna Lucia Valvo, Flavia Zisa, l’archeologa Margherita Corrado, già senatrice, e Pucci Piccione”.

“Indagini e manutenzioni”

“Di fronte a queste nette dichiarazioni, il Comune di Siracusa, la Fondazione Inda, la Soprintendenza ai Beni culturali, la Direzione del Parco archeologico e l’Assessorato regionale ai Beni culturali, hanno il dovere di intervenire perché vengano effettuate tutte le indagini tecniche e le manutenzioni necessarie per arrestare il degrado della pietra, evitando nel frattempo un sovraccarico antropico e un uso scriteriato del monumento” si legge nel documento.

La commissione sugli spettacoli

I firmatari del documento ritengono che il peso della Commissione anfiteatro Sicilia, delegata ad autorizzare gli spettacoli non sia equilibrata. “Nella commissione, formata da dirigenti dei due assessorati e da un componente esterno “di comprovata esperienza nel settore dello spettacolo”, l’unico in grado di valutare con cognizione di causa la compatibilità degli spettacoli con il sito in cui si svolgono è il direttore del Parco archeologico, il quale, assurdamente, ha solo voto consultivo, mentre l’altro componente, il sindaco Italia, che ha voto deliberativo, è notoriamente favorevole agli spettacoli al Teatro Greco” spiegano nel documento.