La Lega-Salvini Premier punta il dito contro la struttura per l’accoglienza dei migranti che il Governo Gentiloni si appresta a realizzare all’interno del porto commerciale di Augusta. Il ministero dell’Interno ha, infatti, appena pubblicato il bando che rende note le somme che lo Stato italiano ha stanziato in favore dell’ennesimo centro di accoglienza, per la precisione un centro di primo soccorso, identificazione e accoglienza: tre milioni e quattrocentomila euro di soldi pubblici!
“Incredibile – denuncia il deputato e segretario nazionale di Noi con Salvini Angelo Attaguile – per i migranti i fondi li trovano sempre, per le famiglie italiane in difficoltà mai. Anzi contro queste ultime non sanno più che tasse inventarsi. Il porto commerciale di Augusta – aggiunge – meriterebbe investimenti di natura diversa, come quelli inseriti nel programma della Lega, nel nostro Piano per il Sud da 22 miliardi di euro, che si prefigge la creazione di retroporti e altre infrastrutture collegate indispensabili ad attrarre i flussi economici che passano dal Canale di Suez. Parliamo –precisa Angelo Attaguile- di ben 60 milioni di container diretti in Europa che dovrebbero avere come naturale punto di riferimento i porti siciliani e invece ci passano davanti e se ne vanno a Gibilterra e poi a Rotterdam, Amburgo e Anversa dove portano 550 miliardi di economia e milioni di posti di lavoro”.
Angelo Attaguile, peraltro componente della Commissione Trasporti e Infrastrutture della Camera dei deputati, ha sempre assunto posizioni contrarie alla creazione dei centri di accoglienza.
Più volte il leader della Lega Matteo Salvini e lo stesso Attaguile, hanno eseguito ispezioni e sopralluoghi, anche al Porto di Augusta, per richiamare l’attenzione sulla problematica che ha risvolti di natura economica non indifferenti, tanto che Angelo Attaguile lancia l’allarme sulla incompatibilità tra la decisione del Governo nazionale di costruire il centro di primo soccorso all’interno del porto di Augusta e l’idea di rilanciare l’economia siciliana potenziando i servizi offerti dai porti: “Una visione futuristica – conclude Angelo Attaguile- che i governi Renzi prima e Gentiloni poi, ma anche quello regionale di Crocetta, non hanno avuto, tanto che nostri porti strategici da gateway (cioè in grado di sdoganare container) sono stati declassati a transhipment (ossia di passaggio per le merci). Con enormi opportunità di sviluppo letteralmente buttate al vento”.
Commenta con Facebook