“La recente notizia della revoca del contratto al raggruppamento di imprese aggiudicatario del concorso per la progettazione dell’ospedale di Siracusa, per l’assenza dei necessari requisiti di legalità antimafia è la dimostrazione che i dubbi da noi sollevati un anno fa, sulla scarsa trasparenza nella procedura di scelta del progetto vincitore, erano più che legittimi”.

L’affondo di Anzaldi (Italia Viva)

Lo afferma l’ex deputato di Italia Viva Michele Anzaldi che commenta la notizia della revoca dell’incarico da parte del commissario, Giusi Scaduto, al Raggruppamento temporaneo di progettisti, autore dello progetto di fattibilità tecnica ed economica che avrebbe dovuto assumere anche la direzione dei lavori dell’opera.

Le ragioni della revoca

In realtà, il commissario, nonché prefetto di Siracusa, nelle motivazioni legate alla decisione di tagliare fuori il Rtp non ha indicato violazioni dei “requisiti di legalità antimafia” ma ha, sostanzialmente, spiegato che la ragione è consistita nei ritardi nel portare avanti il lavoro.

“L’interruzione del rapporto con l’RTP – ha detto il commissario Scaduto – era un atto dovuto in considerazione delle finalità acceleratorie nonché atto conclusivo di una lunga interlocuzione formale in cui l’operatore economico ha più volte ribadito la volontà di non avviare la progettazione definitiva per ragioni che sono state respinte dall’amministrazione”.

La sospensione di due professionisti

Nei mesi scorsi, lo stesso prefetto aveva sostituito due professionisti dell’ormai ex gruppo di progettazione del nuovo ospedale di Siracusa perché avrebbero avuto dei profili contrari alle indicazioni del Protocollo della legalità sottoscritto per l’opera, redatto con l’obiettivo di fermare ogni forma di infiltrazione illegale, tra cui mafiosa.

Il ricorso al Tar

Un anno fa, quando Michele Anzaldi era parlamentare nazionale di Italia Viva, aveva sollevato le perplessità nell’aggiudicazione dell’incarico per la progettazione a conclusione del concorso di idee. Era stato presentato anche un ricorso al Tar del Lazio, che, poi, però, i giudici lo hanno ritenuto inammissibile.

“Resta ora da capire cosa abbia intenzione di fare il Prefetto Scaduto, Commissario di governo per la realizzazione dell’opera, al fine di garantire che il progetto realizzato sia effettivamente il migliore, come noi abbiamo sempre auspicato, e alieno da ogni collusione con la criminalità mafiosa” ha aggiunto l’ex deputato nazionale di Italia Viva.

Il cronoprogramma del commissario

Il commissario, in merito alle procedure per la ripresa dell’iter necessario alla realizzazione del nuovo ospedale, dal costo di 138 milioni di euro con finanziamento regionale, ha indicato un cronoprogramma. E’ prevista prima la selezione di una nuova impresa per la realizzazione del progetto definitivo del nuovo ospedale di Siracusa poi un appalto per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori.