E’ slittata al 19 aprile l’udienza al Tar del Lazio in merito al ricorso presentato dal Rtp, raggruppamento temporaneo di professionisti, a cui il commissario, il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, ha revocato l’incarico per i lavori del nuovo ospedale di Siracusa.

In effetti, i giudici dovranno esprimersi sulla competenza, le aziende escluse dall’opera spingono per Roma, la prefettura ritiene, invece, che spetti al Tribunale amministrativo di Catania esprimersi.

Le procedure per il nuovo ospedale non si fermano

In ogni caso, il Tar del Lazio non si è pronunciato sulla istanza cautelare, presentata dai legali della Rtp, che puntavano alla sospensione della revoca disposta dal prefetto.

Questo vuol dire che le procedure per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa vanno avanti senza sosta: il mese scorso, l’incarico per la progettazione definitiva e direzione dei lavori è stato affidato alla Rti formato da Proger S.p.A. con sede a Pescara (mandataria), Manens S.p.A. con sede a Padova e Inar S.r.l. con sede a Milano (mandanti).

La nuova società

La società privata è stata individuata a conclusione dell’indagine di mercato avviata il 25 gennaio scorso “e a seguito della prevista negoziazione delle condizioni dell’affidamento, tra cui uno sconto del 33% sull’importo delle prestazioni da effettuare che avranno inizio entro il prossimo 16 marzo e termine nei successivi 120 giorni, con una riduzione di 30 giorni rispetto ai 150 stimati” si legge nel provvedimento del commissario per la costruzione del nuovo ospedale, Giusi Scaduto.

Via agli espropri

Inoltre, stando alle informazioni fornite dallo stesso commissario, si procederà  “con la fase procedurale degli espropri nell’area in cui sorgerà l’ospedale” in prossimità della Statale 124 tra Siracusa e Floridia. Il costo dell’opera è di oltre 138 milioni di euro, finanziata con i soldi messi a disposizione dalla Regione siciliana.

Le ragioni del ricorso al Tar

Secondo il Raggruppamento temporaneo di professionisti, con capogruppo lo Studio Plicchi di Bologna, il commissario avrebbe adottato un trattamento diverso nei confronti del nuovo affidatario, la R.T.I. Proger. Sia per la progettazione definitiva, sia per quella esecutiva, sarebbe stato adottato lo schema  della progettazione cosiddetta “trifasica”, “a differenza di quanto avvenuto nel caso di R.T.P. Plicchi a cui il Commissario – in data 30 settembre 2022 – aveva scritto, affermando erroneamente, la sussistenza di una perfetta corrispondenza tra “progettazione trifasica” e appalto integrato, che per il maggior dettaglio prevede un aumento di documentazione, di tempi e di compensi” scrive il Rtp escluso.