Si è rivolto al fuggitivo, lanciando un appello perché si costituisca.  Lo ha fatto il Procuratore di Siracusa, Sabrina Gambino, a capo delle indagini sull’omicidio di Sebastiano Greco, l’ex gestore di una pompa di benzina ucciso sabato mattina in prossimità di un panificio, in via delle Spighe, a Lentini.  Nelle prime ore del mattino, è stato fermato dai carabinieri Shasa Antony Bosco mentre il complice, che è stato identificato dagli inquirenti, è riuscito, per il momento, a fuggire. Si tratterebbe dell’esecutore materiale dell’assassinio e, secondo una prima ipotesi al vaglio dei magistrati della Procura di Siracusa e dei carabinieri, il fuggitivo avrebbe premuto il grilletto per via di alcuni scontri. Il presunto killer è ritenuto pericoloso ed armato e le ricerche, condotte da carabinieri e polizia, sono concentrate nella zona nord del Siracusano.

Sono emersi dei particolari in questa drammatica storia, come il ferimento del conducente di una macchina, fermata dagli aggressori poco dopo aver abbandonato la moto con cui erano scappati dal luogo del delitto. Non avrebbe voluto consegnare il suo veicolo a quei due, per cui sarebbe stato colpito al polpaccio con un colpo di pistola, una delle due trovate poi dalle forze dell’ordine nelle ore successive all’omicidio. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i killer avrebbero preso una seconda auto, rubata, in questa occasione, ad una donna, che, però, non avrebbe opposto alcuna resistenza. Nel corso della fuga, sarebbero andati a sbattere contro un muretto ed a quel punto sarebbero scappati a piedi, provando a fare perdere le loro tracce.

A quanto pare, a sparare tre colpi di pistola contro Greco, ex gestore di una pompa di benzina, sarebbe stato il ricercato, con cui la vittima avrebbe avuto uno screzio, probabilmente legato a questioni economiche.