Il Gip del Tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, ha rigettato la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura generale di Catania in merito all’inchiesta per la morte di Massimo Calogero Giuliana, 47 anni, la guardia giurata deceduta nel 2017 con un colpo di pistola alla testa. Una tragedia connessa ad un furto avvenuto in una azienda della zona industriale, nel territorio di Augusta, dove la vittima ed un collega si recarono provando a sventarlo.

La vicenda giudiziaria

In realtà, la Procura generale di Catania, che aveva avocato l’inchiesta dei pm di Siracusa, i quali, a loro volta, si erano pronunciati per ben due volte per l’archiviazione in quanto più certi della tesi dell’incidente, cioè un colpo partito accidentalmente dalla stessa mano della vittima, aveva aperto un procedimento per omicidio, iscrivendo nel registro degli indagati il collega della vittima-

Era, però, sopraggiunto un ostacolo tecnico, cioè la scadenza dei termini, per cui la Procura generale è stata “costretta” a chiedere l’archiviazione, invitando, contestualmente, il Gip a riconsegnargli il fascicolo. Per tutte le richieste di archiviazione, il difensore della famiglia Giuliana, l’avvocato Alessandro Cotzia, ha presentato opposizione

Le motivazioni del Gip

“Ritiene il Gip siano emersi elementi logico-indiziari per ritenere che la morte di Giuliana Calogero sia stata motivata da uno sparo da una mano esploso da una mano diversa da quella della vittima e che si sia dunque trattato di un gesto omicidiario, salvo a valutarne la corretta natura giuridica ed individuarne il concreto movente”.

Ed in merito a quest’ultimo passaggio, cioè sul movente, il sostiene che debbano svolgersi degli approfondimenti sul possibile coinvolgimento di una banda, dedita ai furti di carburante nelle aziende della zona industriale, che avrebbe agito con la complicità di alcune guardie giurate. Per cui, Giuliana potrebbe essere stato uno “scomodo testimoni di illeciti accordi”.

La guardia giurata ferita venne trasportata all’ospedale Umberto I di Siracusa per essere sottoposta ad un intervento chirurgico ma i medici compresero subito che non ce l’avrebbe fatta ed in effetti, il suo cuore cessò di battere nella notte.