Sarà disposta una perizia psichiatrica nei confronti di Salvatore Blanco, 31 anni, di Rosolini, accusato della morte di Evan, il bimbo di un anno e mezzo  morto all’ospedale di Modica il 17 agosto del 2020. Lo hanno deciso i giudici della Corte di Assise di Siracusa, nel corso dell’udienza di stamane al Tribunale di Siracusa dove ci celebra il processo che vede alla sbarra anche la compagna, nonché madre del piccolo, Letizia Spatola, 24 anni.

Perito per le trascrizioni delle intercettazioni

I giudici hanno conferito l’incarico ad un consulente per la trascrizione delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, che sono state usate dai carabinieri per costruire il castello accusatorio attorno ai due imputati

La tesi della Procura

Per i magistrati di Siracusa, il Procuratore Sabrina Gambino ed il sostituto Carlo Enea Parodi,  Evan è deceduto per via delle lesioni causate dalle violenze inflitte dall’uomo nella loro casa, a Rosolini, sotto gli occhi della 24enne, la mamma del piccolo. Il 31enne risponde anche di maltrattamenti nei confronti della donna, che durante gli interrogatori, ha detto di essere stata succube delle violenze del compagno che avrebbe voluto lasciare. Si è costituita parte civile la nonna del piccolo Evan, Elisa Congiu, la madre di Stefano Lo Piccolo, il papà naturale di Evan, rappresentata dall’avvocato Nino Savarino.

L’autopsia su Evan

Gli inquirenti possono contare sulla relazione dei periti, Giovanni Bartoloni, Francesca Berlich, i consulenti della Procura di Siracusa incaricati di svelare le cause della morte. Nelle conclusioni, è indicato  che la “grave insufficienza cardio-respiratoria da broncopolmonite da aspirazione”, per cui è morto Evan, sarebbe riconducibile a delle lesioni subite dal minore.

La Tac

Come si legge nella relazione, la Tac ha svelato “la presenza di pregressa frattura al terzo medio della clavicola sinistra” e mostrato “esiti di fratture” alle costole.

Inoltre, “tenendo conto della lesività traumatica (recente e pregressa) evidenziata sul cadavere”, “è possibile ipotizzare che gli episodi di perdita di coscienza siano conseguiti ai più recenti traumi subiti e/o a verosimili compressioni del collo, queste ultime tali da indurre una temporanea ma significativa ipossia cerebrale”.

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